Torre d'ISOLA

Trovato cinghiale morto contagiato dalla peste suina, zona rossa anche nel Pavese

Rinvenuta nei boschi di Torre d'Isola. In provincia il numero complessivo di cinghiali infetti sale a quattro

Trovato cinghiale morto contagiato dalla peste suina, zona rossa anche nel Pavese
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Nei bochi di Torre d'Isola è stata rinvenuta la carcassa di un cinghiale risultato contagiato dalla peste suina africana: è zona rossa anche nel Pavese. Si tratta del quarto caso tra gli ungulati dopo i primi tre rinvenuti in Oltrepò.

Trovato cinghiale morto contagiato dalla peste suina

La peste suina africana arriva anche nel Pavese. Un cinghiale infatti è stato trovato morto a causa della mattina nel Parco del Ticino, all'interno del comune di Torre d'Isola.

Questo nuovo caso porta a quattro il totale dei casi di contagio nella provincia, dopo i primi tre rinvenuti a giugno nell'area dell'Oltrepò Pavese. La scoperta iniziale aveva portato alla creazione di una zona rossa che aveva coinvolto 21 paesi circostanti. La decisione di istituirla era stata presa in risposta alla pubblicazione di una nuova mappa di rischio da parte della Commissione Europea, che ha imposto regole rigorose sugli spostamenti e sulla caccia nella regione.

Aumenta la zona rossa

Il nuovo caso di contagio è stato segnalato alle autorità competenti, inclusi il Ministero e l'Unione Europea. È probabile che a breve si possa confermare l'estensione della zona rossa anche al comune di Torre d'Isola. Nel frattempo, sono in corso controlli e ulteriori accertamenti condotti dal Parco del Ticino, da Regione Lombardia e dall'ATS. Il timore è che questo cinghiale non sia l'unico ad aver contratto la peste nella zona, sollevando ulteriori preoccupazioni per la diffusione della malattia.

Fondi da Regione Lombardia

Nel frattempo per contrastare il diffondersi della Peste Suina Africana, Regione Lombardia ha stanziato 725mila euro come contributo per lo svolgimento delle attività di controllo del cinghiale e prevenzione della diffusione di PSA. Di questi 132.454 euro, destinati alla sola provincia di Pavia. A prevederlo è stata una delibera approvata lunedì scorso, 2 ottobre 2023, dalla Giunta su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, con il concerto dell'assessore alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa.

L'assessore Alessandro Beduschi

La Peste Suina in provincia di Pavia

La Peste Suina in provincia di Pavia si è diffusa soprattuto negli allevamenti di maiali. L'ultimo focolaio di peste suina è stato localizzato in un allevamento di suini di Pieve del Cairo.  Nella provincia pavese erano già stati individuati otto focolai. Il primo, il 18 agosto 2023, nel Comune di Montebello della Battaglia. Il 24 agosto ne sono stati individuati altri cinque nel Comune di Zinasco. A seguire uno nel Comune di Dorno e uno in quello di Sommo.

Da questi otto focolai sono stati abbattuti 13.365 capi. In seguito a indagine epidemiologica ne sono stati abbattuti altri 7.500 in otto allevamenti: tre correlati al focolaio di Montebello della Battaglia, tre a quello di Zinasco e due a quello di Domo. A questi 20.865 capi se ne aggiungono altri 13mila abbattuti in via preventiva per interrompere la diffusione del virus per un totale di 33.865 capi.

Inoltre, ha suscitato diverse polemiche l'abbattimento di 10 maiali che non erano destinati al consumo umano, avvenuto nel rifugio Cuori Liberi di Zinasco, in ottemperanza a un'ordinanza dell'Agenzia di Tutela della Salute.

Ieri, domenica 8 ottobre 2023, si è tenuta a Milano una grande manifestazione di protesta promossa proprio dopo l'uccisione di questi suini. Erano circa in 10mila ieri provenienti da tutte le regioni italiane ma anche da Francia, Germania, Belgio e Svizzera a manifestarei sotto il palazzo della Regione Lombardia e poi per le strade della città.

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