montebello della battaglia

Peste suina in Lombardia: nel Pavese il primo caso, indagini in corso

Colpito un allevamento a conduzione familiare, si esclude il contagio attraverso i cinghiali

Peste suina in Lombardia: nel Pavese il primo caso, indagini in corso
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Come sempre ha invitato i suoi maiali ad uscire dalla stalla, quando ha visto che alcuni esemplari non si muovevano ha subito capito che qualcosa non andava. In Lombardia confermato il caso di peste suina africana nell'azienda agricola pavese a conduzione familiare di Maurizio Allegrini, a Montebello della Battaglia.

Maurizio Allegrini

Peste suina africana in un allevamento pavese

Alcuni fra 160 maiali di Allegri hanno contratto il virus della peste suina africana. È stato il primo caso in un allevamento della Lombardia. I capi che non erano già stati uccisi dal virus, sono stati abbattuti ieri. Ora i tecnici dovranno capire da dove sia arrivato il contagio; il mangime una delle ipotesi. Le stalle erano protette con reti contro i cinghiali, escluso dunque che sia stato un animale selvatico il veicolo di trasmissione. La peste suina africana ha una mortalità elevatissima in maiali e cinghiali, ma non colpisce l'uomo nemmeno se ingerisce carne infetta, rassicura Ats Pavia.

Le indagini

L'indagine epidemiologica fatta dal personale del Dipartimento Veterinario della ATS di Pavia, dell'Unità Operativa Veterinaria di Regione Lombardia e dell'Istituto Zooprofilattico ha escluso il contatto diretto fra i maiali e dei cinghiali.

Sono stati fatti dei campionamenti per capire se è possibile che si sia trattato di un contatto indiretto con automezzi aziendali o mangimi. Sono attualmente in corso, sotto la supervisione della ATS di Pavia, le attività di depopolamento dell'allevamento, che si concluderanno nella giornata odierna. Cabina di regia con gli Assessorati e le Direzioni Generali Welfare e Agricoltura di Regione Lombardia, l'ATS di Pavia, l'IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna) e Vincenzo Caputo, Commissario Straordinario alla PSA (Peste Suina Africana).

L'allarme tra gli allevatori è altissimo: “Questo virus comporta la chiusura delle esportazioni in molti Paesi”, dice Stefano Lamberti di Confagricoltura. I danni all'economia del settore, se il virus dovesse diffondersi, sarebbero ingenti.

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