Da tassista a spacciatore in epoca Covid il passo è breve: 31enne in manette
L'uomo ha dichiarato agli Agenti di aver iniziato a spacciare a causa della grave crisi economica che ha colpito il suo settore.
E' stata proprio questa la giustificazione portata dal 31enne finito in manette martedì 15 dicembre 2020 per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio: l'uomo ha infatti dichiarato agli Agenti di aver iniziato a spacciare a causa della grave crisi economica che ha colpito il settore dei tassisti.
In manette 31enne
Come riporta Prima Lodi, la Squadra Mobile di Lodi ha arrestato un 31enne residente a Vizzolo Predabissi: si tratta di un tassista incensurato che, pare, si sia "improvvisato" rifornitore degli spacciatori. L'uomo, approfittando della libertà di circolazione generata dal suo impiego da tassista, non avendo clienti da portare in giro ha pensato bene di darsi allo spaccio e, al posto di persone, trasportava droga rifornendo gli spacciatori delle piazze lodigiane.
La perquisizione e l'arresto
Il 31enne è stato arrestato nella sua abitazione milanese, dove vive con la compagna: durante l'arresto è stata effettuata una perquisizione domiciliare grazie alla quale sono stati rinvenuti 4,2 kg di marijuana confezionata in 4 buste per indumenti sottovuoto; 1,8 kg di hascish e circa 6mila euro in contanti, probabilmente frutto dell'illecita attività. Visto quanto ritrovato nell'abitazione l'uomo, colto in flagranza è finito a San Vittore con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
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