Le indagini continuano

Omicidio Voghera, il Gip: “Dall’assessore alla Sicurezza rischi per la collettività”

Adriatici ammette: “Ero solito portare la pistola in tasca, col colpo in canna e senza sicura”. 

Omicidio Voghera, il Gip: “Dall’assessore alla Sicurezza rischi per la collettività”
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Secondo il gip di Pavia Maria Cristina Lapi, l’assessore leghista alla Sicurezza di Voghera, Massimo Adriatici, che martedì sera ha ucciso con un colpo di pistola calibro 22 il marocchino Youns El Bossettaoui, deve rimanere ai domiciliari. Questo in quanto si rende necessaria una “misura che limiti provvisoriamente ma fortemente la libertà di circolazione in capo a un soggetto che, per sua stessa ammissione, ha dichiarato di non essere in grado di gestirla (una situazione come quella) senza gravissimi rischi per la collettività”.

Omicidio Voghera, il Gip: “Dall’assessore alla Sicurezza rischi per la collettività”

Del resto l’assessore della lega Massimo Adriatici venerdì 23 luglio, nelle tre ore di interrogatorio davanti al Gip della Procura della Repubblica di Pavia, ha ammesso: Ero solito portare la pistola in tasca, col colpo in canna e senza sicura perché nelle situazioni di pericolo la sicura avrebbe potuto farmi perdere tempo”.

Adriatici ha confessato che martedì sera, in piazza Meardi a Voghera, prima di uccidere il trentottenne marocchino Youns El Boussetaoui, ha estratto l’arma dalla tasca dei pantaloni già nel momento in cui si avvicinava a lui: “Ero consapevole dell’elevata pericolosità del soggetto. Ho ritenuto di estrarre l’arma solo per mostrarla. Volevo solo che lui si accorgesse che io ero armato". ”.

Arresto convalidato

Dopo queste dichiarazioni la Gip Maria Cristina Lapi non ha avuto dubbi e ha convalidato l’arresto di Adriatici per eccesso colposo di legittima difesa, finito ai domiciliari in una località protetta per la sua "incolumità e sicurezza”.

Le indagini

Per chiarire meglio cosa sia successo quella tragica sera, agli atti dell'inchiesta ci sono anche le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza in cui si vede il 39enne marocchino, avvicinare l'assessore leghista e colpirlo con un pugno dopo una breve discussione. Massimo Adriatici finisce a terra, poi si rialza, raccoglie il telefono e si sposta dall'inquadratura. E' in quel momento che molto probabilmente parte lo sparo. Attimi che però nel video non vengono ripresi. Ma le immagini potrebbero comunque contribuire a far comprendere il contesto esatto nel quale si è consumato l’omicidio di Voghera.

Ed è proprio in Piazza Meardi, dove è morto Youns El Boussetaoui, che sabato più di duemila persone si sono riunite per protestare contro l’uccisione del marocchino al grido di “Assassini! Assassini!” rivolto alle forze dell’ordine che presidiavano la zona.

Ricorso al Riesame

I legali di Adriatici, intanto, hanno fatto sapere che faranno ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere la revoca dei domiciliari a carico dell’assessore in quanto "non sussiste in alcun modo il pericolo di reiterazione del reato", in base al quale il gip ha confermato i domiciliari disposti dal pm.

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