Svolta nel giallo

Omicidio "Gigi Bici", arrestata la donna che trovò il corpo di Luigi Criscuolo

La donna, 44 anni, è accusata di tentata estorsione.

Omicidio "Gigi Bici", arrestata la donna che trovò il corpo di Luigi Criscuolo
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Svolta nel giallo sull'omicidio di "Gigi Bici", arrestata la donna che trovò il corpo di Luigi Criscuolo: è accusata di tentata estorsione.

Omicidio "Gigi Bici", arrestata la donna che trovò il corpo di Luigi Criscuolo

Nella prima mattinata di oggi 20 gennaio 2022 la Squadra Mobile della Questura di Pavia ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Pavia nei confronti di Barbara Pasetti, 44enne, proprietaria dell'immobile a ridosso del quale è stato rinvenuto, lo scorso 20 dicembre 2021, il corpo esanime di Luigi Criscuolo, detto "Gigi Bici".

Il provvedimento in questione, dispositivo della misura cautelare della custodia in carcere, è stato emesso con mero riferimento all'ipotesi di tentata estorsione allo stato addebitata all'indagata.

Occultamento di cadavere e tentata estorsione

La donna, secondo quanto emerso ad oggi dagli esiti delle indagini, avrebbe fornito un contributo all'occultamento della salma ed avrebbe cercato di trarre profitto dalla custodia della stessa nei pressi della propria abitazione.

Le indagini

L'indagine di polizia giudiziaria è iniziata lo scorso mese di novembre a seguito della segnalazione della scomparsa di Luigi Criscuolo e del ritrovamento della sua autovettura abbandonata in un campo a Cura Carpignano alla Frazione Calignano.

Gli accertamenti della Squadra Mobile della Questura di Pavia sono proseguiti per ricostruire gli ultimi movimenti di Luigi Criscuolo sino a quando, a fine novembre, l'obiettivo degli investigatori si è ampliato poiché è stata recapitata una prima richiesta estorsiva ai familiari della vittima, nella quale veniva richiesta la somma di 390.000 euro in cambio della liberazione del congiunto.

La prima richiesta è stata poi seguita da altre richieste estorsive che, ad oggi, sono state tutte ricondotte all'indagata poi trattra in arresto.

L'attività di indagine, sviluppata con numerosi servizi di osservazione, supportata da servizi di natura tecnica ed approfondita attraverso l'intervento di plurimi consulenti tecnici del Pubblico Ministero ha permesso di far emergere gravi indizi di reato a carico di Barbara Pasetti in relazione, come detto, al solo reato di tentata estorsione.

Il procedimento penale proseguirà non solo al fine di individuare gli autori materiali dell'omicidio ma altresì allo scopo di trarre definitiva conferma degli addebiti allo stato mossi nei confronti della donna.

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