Molestie su 11 specializzande, chiesto il rinvio a giudizio per il primario del San Matteo accusato di violenza sessuale
La richiesta del pm sarà valutata dal giudice per l'udienza preliminare, molto probabilmente si andrà a processo
Le presunte violenze sono emerse nel 2021 grazie a dei questionari anonimi somministrati dall'Università di Pavia.
Rinvio a giudizio per il primario del San Matteo
La Procura di Pavia ha disposto il rinvio a giudizio per il primario del Policlinico San Matteo, ex direttore di una scuola di specializzazione, accusato di violenza sessuale nei confronti di undici specializzande. Il caso, che ha suscitato grande scalpore, attende ora la decisione del giudice per l'udienza preliminare (gup) ma il processo sarà praticamente inevitabile.
Il San Matteo di Pavia:
Le presunte vittime sono undici specializzande che, nel biennio 2019-2020, avrebbero subito palpeggiamenti e contatti non desiderati da parte del primario e una di loro ha formalmente presentato denuncia. Le violenze sarebbero avvenute anche durante le visite ai pazienti intubati affetti da Covid-19.
Il caso emerso dai questionari dell'Università
Le presunte violenze sono emerse nel 2021 grazie a dei questionari anonimi somministrati dall'Università di Pavia. Nonostante l'assenza di denunce formali all'epoca, l'università ha deciso di trasmettere gli atti alla Procura. Sebbene l'indagine interna dell'ateneo si sia conclusa con un'archiviazione, il caso ha poi preso una piega giudiziaria.
L'Università di Pavia potrebbe costituirsi parte civile nel processo voluto dalla Procura. Ad aggravare la posizione del medico, anche una collega di reparto ha denunciato un episodio nel quale il primario l'avrebbe toccata in maniera ambigua mentre erano seduti a una scrivania. Questa testimonianza si aggiunge al coro di accuse contro il professionista.
Accusato di violenza sessuale aggravata
In seguito all'apertura del procedimento disciplinare, il medico ha rassegnato le dimissioni dall'incarico di direttore della scuola di specializzazione. La Procura lo accusa di violenza sessuale aggravata perché i fatti sarebbero stati commessi all'interno di un istituto di formazione con abuso di potere e in violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzione svolta.
Il rinvio a giudizio richiesto dal pubblico ministero (pm) sarà valutato dal giudice per l'udienza preliminare, che dovrà decidere se mandare il primario alla sbarra. Considerata la gravità delle accuse e le testimonianze raccolte, l'ipotesi del processo sembra sempre più probabile.