Gambizzarono 30enne, arrestato in spiaggia in Liguria il quinto componente della banda
Sfuggì al blitz dei carabinieri dello scorso 9 luglio a Parona. Deve rispondere di tentato omicidio.
Gambizzarono un 30enne nella zona di Broni lo scorso mese di aprile: il quinto componente della banda (che sfuggì al blitz di Parona) è stato arrestato in spiaggia in Liguria.
Arrestato in Liguria
Nel tardo pomeriggio del 20 luglio, i Carabinieri della Compagnia di Sarzana (SP), su indicazione dei militari del Nucleo Investigativo di Pavia, hanno proceduto all’arresto di A.H., cl. 1990, di origine marocchina, in esecuzione della misura cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria pavese per i fatti di sangue avvenuti a fine aprile scorso nella zona di Broni, in quella che era una faida tra bande concorrenti per il controllo delle piazze di spaccio nei boschi. A.H. è stato fermato dai Carabinieri mentre si trovava in spiaggia.
Il blitz a Parona
Già lo scorso 9 luglio i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pavia, unitamente a decine di altri uomini del Comando Provinciale, coadiuvati anche dalle aliquote della Squadra Operativa di Supporto, avevano condotto un’operazione nel Comune di Parona che aveva portato all’arresto di 4 soggetti, 3 marocchini e un egiziano (correi di quello arrestato in Sarzana), oltre che al sequestro di circa 30.000 euro, verosimile provento dello spaccio di sostanze stupefacenti nel Pavese e nel Varesotto.
Gambizzato e abbandonato in strada
Grazie alle indagini dirette dalla Procura di Pavia, il Nucleo Investigativo Carabinieri ha potuto attentamente ricostruire i fatti che il 26 aprile scorso. hanno portato quasi alla morte di Delloufi Mohamed, trovato al margine di una strada quasi dissanguato da colpi di fucile che lo avevano colpito ad entrambe le gambe, nonché agli inseguimenti in auto della sera precedente, il tutto avvenuto per scacciare dal territorio i rivali che avrebbero probabilmente rappresentato una poco gradita concorrenza nello spaccio di droga.
Accusato di tentato omicidio
Hamid (insieme agli arrestati dei giorni precedenti) è accusato di tentato omicidio aggravato in concorso, violenza privata ed estorsione ed è stato tradotto presso il carcere di La Spezia, dopo che i Carabinieri lo hanno ammanettato mentre era intento a prendere il sole seduto su una sdraio in riva al mare sul litorale spezino.
Un cerchio, come tanti ancora esistenti in molte zone d’Italia, che si chiude con la disarticolazione della banda e la fine della scia di sangue ad essa collegata. Operazione tanto più necessaria poiché i sodali stavano tentando ancor più di assicurarsi il controllo delle campagne del Bronese minacciando di utilizzare le armi contro chiunque vi entrasse e cosi rischiando di coinvolgere ignari cittadini.
Comunque tutti gli arrestati avevano anche una zona di spaccio in luoghi silvestri di Luino (VA) e anche lì con uso di armi e intimidazioni esercitavano un controllo ferreo del territorio, tanto da arrivare a torturare un altro cittadino straniero per circa 12 ore staccandogli quasi un orecchio poichè loro concorrente, mentre un italiano veniva seviziato poiché sospettato di avere collaborato con le forze di polizia. Infatti i Carabinieri di Luino, hanno proceduto il giorno in cui è stata effettuata l’operazione in Parona, a notificare nella sede dei loro colleghi di Pavia, tre fermi del pubblico Ministero della Procura di Varese per tortura, sequestro di persona, rapina, droga ed altro, visto che gli stessi erano sino ad allora sempre riusciti a sottrarsi, vivendo alla macchia anche in ripari di fortuna siti in zona montuosa e venendo giudicato estremante pericoloso tentare di fermarli in loco vista la disponibilità di armi.
(Foto di copertina: immagine di archivio)