Chiuse le indagini sull'omicidio di Gigi Bici: Pasetti unica indagata
Il movente: Criscuolo le aveva fatto richieste di denaro
La Procura chiude le indagini in merito all'omicidio di Gigi Bici: unica indaga resta Barbara Pasetti che non avrebbe agito con premeditazione.
Chiuse le indagini sull'omicidio di Gigi Bici
Nella mattinata di oggi 27 gennaio 2023 la Procura della Repubblica ha affidato alla Squadra Mobile della Questura di Pavia il compito di notificare la chiusura delle attività di indagine relative all'omicidio di Luigi Criscuolo, delitto per il quale Barbara Pasetti, proprietaria dell'immobile a ridosso del quale è stato rinvenuto, in data 20 dicembre 2021, il corpo esanime di Gigi Bici, scomparso in data 8 novembre 2021, rimane unica indagata.
L'ultima fase delle indagini in questione è stata volta a cercare ulteriori elementi probatori utili a fornire riscontro all'impianto accusatorio, che ha trovato integrale conferma nelle dichiarazioni rese dalla stessa Barbara Pasetti in occasione dell'interrogatorio al quale lei stessa aveva richiesto di sottoporsi e svoltosi in data 5 ottobre 2022 durante il quale l'indagata ha ammesso gli addebiti.
Il prolungamento è stato al necessario al fine di ricercare conferma di taluni dettagli fomiti dalla persona sottoposta alle indagini e relativi alle specifiche modalità di esecuzione del delitto, alle ragioni che la avevano portata ad avere rapporti personali con Luigi Criscuolo e anche alle condotte da quest'ultimo messe in atto nei confronti della stessa Barbara Pasetti e che hanno poi portato al tragico epilogo.
Gli ultimi accertamenti
All'esito di tale appendice di indagine tutte le dichiarazioni rese dall'indagata in data 5 ottobre 2022 hanno trovato pieno riscontro, sia nella parte riguardante le necessità personali che l'avevano spinta a rintracciare e contattare Gigi Bici sia nella parte relativa alle inattese richieste di denaro da costui successivamente formulate all'indirizzo della prima.
Gli ultimi accertamenti compiuti sono consistiti in una serie di nuove convocazioni per assumere ulteriori testimonianze da numerosi soggetti informati sui fatti e soprattutto, in cruciali accertamenti tecnici di natura dattiloscopica e genetico - molecolare compiuti su una corda rinvenuta nel garage dell'abitazione di Barbara Pasetti (utilizzata per lo spostamento del corpo di Criscuolo, già deceduto), su una bicicletta maneggiata da quest'ultimo al fine di farne una stima economica e su un documento contenente un riconoscimento di debito effettuato in favore della stessa Pasetti, tutte circostanze riferite dalla medesima indagata in sede di interrogatorio.
Non c'è stata premeditazione
Tali ultimi accertamenti, oltre a confermare che i fatti si sono integralmente svolti così come indicato in imputazione e - pertanto - a testimoniare la bontà del lavoro svolto dalla Polizia Giudiziaria coordinata da questo Ufficio, consentono di ritenere che l'aggravante originariamente contestata e relativa ad una condizione di premeditazione in capo all'indagata non fosse in realtà sussistente.
I fatti si sono svolti in modo repentino e sostanzialmente occasionale, attraverso l'uso di un'arma che lo stesso Gigi Bici aveva consegnato a Barbara Pasetti.
La durata delle indagini ha consentito di ottenere un quadro completo e di svolgere accertamenti al fine di verificare la veridicità della versione dei fatti offerta dall'indagata.