Nuovo focolaio di Peste Suina nel Pavese, trovati 26 capi infetti in allevamento di Zinasco
Secondo caso in provincia di Pavia dopo quello riscontrato a Montebello della Battaglia
Nuovo focolaio di Peste Suina riscontrato in un allevamento del Pavese, esattamente a Zinasco, comune al di fuori delle aree di restrizione in cui erano stati individuati in precedenza tre cinghiali infetti nell'Oltrepò.
Nuovo focolaio di PSA
Cresce la preoccupazione tra gli allevatori della provincia di Pavia per lo svilupparsi di un secondo focolaio di Peste Suina Africana (PSA) nonostante le misure di sicurezza adottate nei confronti degli allevamenti. Il nuovo focolaio è stato rilevato in un allevamento di Zinasco, comune al di fuori delle aree di restrizione in cui erano stati individuati in precedenza tre cinghiali infetti nell'Oltrepò.
Colpiti 26 maiali
La malattia, fortunatamente, ha colpito soltanto 26 maiali rimasti nell'allevamento (mille maiali erano stati recentemente venduti e le analisi condotte sugli esemplari non hanno rilevato la presenza della malattia). Di questi 26 animali, 23 erano già deceduti mentre i restanti 3 dovranno essere abbattuti.
L'ente sanitario locale (Ats) non ha ancora emesso un comunicato stampa ufficiale in merito al secondo focolaio riscontrato in provincia. Il sindaco di Zinasco, Massimo Nascimbene, ha però confermato l'accaduto precisando che il Comune non ha ancora ricevuto comunicazioni ufficiali da parte delle autorità competenti.
Il contagio
Al momento, l'origine dell'epidemia deve ancora essere determinata. Sembra poco probabile sia stato un contagio diretto ma piuttosto un contagio avvenuto in modo indiretto attraverso la contaminazione di mezzi di trasporto, attrezzature aziendali o mangimi.
Dovranno inoltre essere verificati anche eventuali collegamenti indiritti con il primo focolaio sviluppatosi nell'allevamento di Montebello della Battaglia.