Arrivata la stretta

Tutta la Lombardia zona arancione rafforzato: scuole chiuse da venerdì 5 marzo e divieto di visite nelle case private

Disposte anche un’altra serie di misure restrittive.

Tutta la Lombardia zona arancione rafforzato: scuole chiuse da venerdì 5 marzo e divieto di visite nelle case private
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E’ ufficiale, da domani, venerdì 5 marzo 2021, tutte le scuole della Lombardia, ad eccezione degli asili nido, saranno chiusi. Il provvedimento sarà in vigore almeno fino a domenica 14 marzo 2021. Lo ha deciso la Giunta regionale, con il presidente Attilio Fontana, che sta firmando l’ordinanza.

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IN SINTESI:

🏫 sospensione della didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP), negli Istituti tecnici superiori (ITS) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) nonché sospensione delle attività delle scuole dell’infanzia

🎓 sospensione della frequenza delle attività formative e curriculari delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica

🏡 non è consentito recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (c.d. seconde case), ubicate nel territorio della Regione fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità

🚫 non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private abitate ubicate nel territorio della Regione, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità

🛒 l’accesso alle attività commerciali al dettaglio, al fine di limitare al massimo la concentrazione di persone, è consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anzianiù

🌳 non è consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport (a mero titolo esemplificativo, aree attrezzate con scivoli ed altalene, campi di basket, aree skate etc.) all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità

Scuole chiuse in Lombardia

La decisione tanto temuta alla fine è stata presa. Tutte le scuole della Lombardia saranno chiuse da venerdì 5 a, formalmente, domenica 14 marzo 2021. Lo ha deciso la Giunta presieduta dal governatore Attilio Fontana che sta firmando in questo momento l’ordinanza

In pratica tutta la Lombardia sarà in zona arancione rinforzata a causa della terza ondata ormai in corso che ha determinato anche un aumento forte dei ricoveri nelle Terapie intensive.

Altre misure restrittive

La Giunta non ha disposto solamente la chiusura delle scuole, ma anche un’altra serie di misure restrittive: sarà, infatti, interdetto l’accesso alle aree gioco e ai parchi, per le famiglie titolari di un esercizio commerciale sarà possibile per un solo componente il nucleo familiare stare in negozio e, stando a indiscrezioni, è probabile anche che venga vietato il raggiungimento delle seconde case, anche se in Lombardia.

QUI TUTTE LE MISURE RESTRITTIVE CONTENUTE NELL'ORDINANZA

"Il virus si combatte solo con misure rapide e rigorose"

"Le misure per il contenimento del virus devono essere rapide e rigorose". Lo sostiene il professor Carlo Signorelli, membro del Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia e docente di Igiene e Sanità pubblica all'Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano.

In un'intervista pubblicata su Lombardia Notizie Online il professor Signorelli sottolinea come "la decisione di collocare l'intera Lombardia in fascia 'arancione rafforzata' sia dettata da indicatori che non lasciano spazio a interpretazioni differenti da quanto deciso dal presidente Fontana".  

 "Nell'ultima settimana le chiamate al 112 per emergenze infettive e respiratorie hanno fatto registrare un aumento - prosegue il professor Signorelli - in tutte le aree regionali. Lo stesso discorso vale per la percentuale tra i tamponi effettuati e il numero di soggetti positivi riscontrati".

"Nel comprendere le difficoltà che molte famiglie si troveranno ad affrontare per decisioni così importanti - conclude Carlo Signorelli - è giusto e doveroso far comprendere a tutti i lombardi che solo agendo in questo modo si potrà fronteggiare la minaccia delle varianti che incombe sempre più in Lombardia e, in generale, su tutto il Paese. Varianti che purtroppo colpiscono, a differenza del recente passato, in maniera più forte e veloce anche i giovani. In tale senso, ripeto, è corretto agire in maniera rapida e rigorosa, per il bene di tutti".

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