La sua "rivincita"

Torna a parlare l’ex assessore Gallera: "Non mi rimprovero nulla, era Aria il problema"

L'ex numero uno della Sanità lombarda, "fatto fuori" dalla Giunta a gennaio: «L'unico problema oggettivo che ho avuto io è stato quello dei vaccini antinfluenzali».

Torna a parlare l’ex assessore Gallera: "Non mi rimprovero nulla, era Aria il problema"
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«Non ho nulla da rimproverarmi, il sistema ha fatto il massimo possibile di fronte a una pandemia senza precedenti. Alla fine l’unico problema oggettivo che ho avuto io è stato quello dei vaccini antinfluenzali, come sempre decisi dalla società Aria». Ad affermarlo, in un’intervista a La Stampa, è Giulio Gallera, l’ex assessore al Welfare di Regione Lombardia, spinto alle dimissioni dalla Lega a fine dicembre 2020 e sostituito da Letizia Moratti.

Torna a parlare l'ex assessore Gallera

Secondo lui, la società della Regione «aveva sbagliato completamente il percorso di acquisizione, proponendo a febbraio una gara con un prezzo senza senso a cui non aveva partecipato nessuno». Aria Spa è al centro delle polemiche in questi giorni per gli errori commessi nella convocazione degli ultraottantenni presso gli hub vaccinali, con sms che indirizzavano a centri lontani dai luoghi di residenza, con chiamate giornaliere in eccesso che hanno mandato in tilt il sistema o addirittura con mancate convocazioni.

L'attacco mediatico alla Lombardia

«La Lombardia è finita sotto un attacco mediatico inverecondo – continua Gallera -. Di fronte a questa narrazione immotivata, che la storia sta smentendo, io a un certo punto mi sono fatto da parte. Io mi riferisco alla gestione della pandemia: alla fine tutte le regioni sono capitolate, quindi non era vero che la Lombardia era la peggiore».

Gallera poi conclude: «Dei responsabili ci sono. C’è questa società, Aria, fortemente voluta dall’assessore Caparini e dalla Lega, che si è dimostrata una realtà non efficiente e al di sotto delle aspettative. Il management non si è dimostrato all’altezza».

Il commento di Gallera si va ad aggiungere alle critiche di Fontana e Moratti, che vogliono sostituire nella gestione della campagna la piattaforma di Aria con quella (gratuita) di Poste Italiane. Ma dietro le parole di Gallera, esponente di Forza Italia che è stato “fatto fuori” dalla Giunta a gennaio, c’è anche, sicuramente, la volontà di riabilitare almeno in parte la propria immagine, uscita a pezzi dalla gestione della Sanità lombarda in dieci mesi di pandemia. E questo non soltanto per colpa di Aria, checché ne dica lui.

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