Sala Rosa a Pavia, Invernizzi: "Ribadiamo alle donne che non sono sole"
Il consigliere regionale di Forza Italia commenta l'inaugurazione dello spazio sicuro per le donne vittime di violenza
Anche Pavia recentemente si è dotata di una “Sala Rosa” destinata ad aiutare le donne, troppe in questo periodo, che hanno subito violenza. Un ambiente protetto e riservato dove la donna, oltre a denunciare l’accaduto, possa essere aiutata e iniziare, fin da subito, un percorso.
Sala Rosa a Pavia, Invernizzi: "Ribadiamo alle donne che non sono sole"
Ruggero Invernizzi, consigliere regionale, commenta l'iniziativa della Polizia Locale di Pavia:
"Con la sua recente inaugurazione si è fatto un importante passo avanti nella tutela e nel supporto di chi ha subito violenze. Il messaggio, quindi, come Istituzioni è che dobbiamo continuare con forza a ribadire è 'Non sei sola'. La violenza, non solo quella fisica, genera paura e solitudine oltre che vergogna da parte di chi la subisce; noi, società civile ed Istituzioni, senza colore politico, dobbiamo educare le nuove generazioni al rispetto ed essere presenti con iniziative come queste per far capire alle vittime di questo reato ignobile che non devono avere paura, che non sono sole e, soprattutto, che la vergona la devono provare gli uomini che commettono queste azioni.
Regione Lombardia per tutelare le donne vittime della violenza di genere ha introdotto diverse azioni, fra cui, ricordo il rinnovo del protocollo d’intesa con l’Ordine degli Avvocati della Lombardia e con l’Unione lombarda ordini forensi. Diverse le priorità, fra queste: la prosecuzione della specializzazione professionale e la creazione di un fondo per il gratuito patrocinio regionale. L’obiettivo finale di questa partnership è garantire l’assistenza legale anche in quelle ipotesi oggi non coperte dal gratuito patrocinio a spese dello Stato.
Fra le altre misure attive per quanto attiene l’aiuto concreto rispetto a questo tema un provvedimento con rilevanti risorse economiche che sono state destinate all’individuazione, invia sperimentale volta all’individuazione di alloggi messi a disposizione dalle Aler per le donne vittime di violenza testimoniando, una volta di più, la massima attenzione alla necessità di garantire l’autonomia abitativa alle donne che si rivolgono ai Centri Anti Violenza.
Pavia si è mossa, quindi, nella direzione giusta rispetto alla cura di chi ha subito violenza di genere, trovando un ambiente sicuro, confortevole e protetto dove poter essere curate ed ascoltate che resta, secondo i servizi erogati dai Centri la prima necessità dell’utenza che vi si interfaccia, seguita poi dall’accoglienza e dal fondamentale supporto legale per il percorso giudiziario.
Fondamentale anche perché secondo i dati Istat per il 2022 la maggior parte dell’utenza segnalava di essere vittima di violenza psicologica, problema serio che va affrontato con tutti gli strumenti possibili così come vanno messe in campo tutte le contromisure possibili facendo rete fra le Istituzioni contro tutte le altre forme ovvero violenza fisica, minaccia, violenza economica e stalking.
Pavia in questo senso ha preso la direzione giusta così come Regione Lombardia, attraverso vari provvedimenti, ha da tempo fatta propria la frase «Non sei sola, chiama il 1522»".