Ubriaco sfonda a calci la porta dei vicini, insulta i militari e minaccia il suicidio
L'uomo è stato arrestato e condannato a un anno e due mesi di reclusione.
L'uomo è stato arrestato e condannato a un anno e due mesi di reclusione.
Arrestato 50enne
Durante la notte tra il 26 ed il 27 novembre 2019 i militari della Stazione Carabinieri di Mortara, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Gravellona Lomellina e la Sezione Radiomobile di Vigevano hanno arrestato ad Albonese, P.M. 50 anni con l'accusa di minacce aggravate, danneggiamento, violazione di domicilio, percosse aggravate, minaccia ed oltraggio a pubblico ufficiale.
L'aggressione ai vicini
Questi, anche a seguito dell’assunzione di smodate quantità di sostanze alcoliche, ha sfondato a calci la porta dei vicini di casa, minacciandoli e percuotendoli, pensando di risolvere problematiche da tempo intercorse tra di loro e dallo stesso provocate.
Situazione drammatica all'arrivo dei Carabinieri
All’arrivo dei militari operanti P.M. ha dato in escandescenza, ha afferrato un coltello e minacciato il suicidio. Durate le dovute operazioni volte a riportare l’ordine P.M. ha anche minacciato e inveito contro i militari operanti con gli epiteti più fantasiosi. Sono stati la professionalità e l’addestramento dei militari che hanno permesso loro di risolvere rapidamente la situazione, ristabilendo l’ordine senza danni fisici per alcuno e riuscendo a ridare un minimo di serenità all'uomo tanto da essere in grado di arrivare fino alla caserma di Mortara.
L'intervento della sorella dell'arrestato
Anche qui però, il 50enne ha continuato a minacciare ed offendere i militari. Durante queste circostanze, cercando di far desiste i Carabinieri dal loro dovere, è intervenuta pure la sorella dell'arreestato, P.S. di anni 48, che con una manata ha rotto lo specchietto retrovisore di una delle autovetture militari presenti in loco. Per questo motivo verrà segnalata alla Procura della Repubblica di Pavia per danneggiamento di autoveicolo militare.
La condanna
P.M., alle ore 12.00 di mercoledì 27 novembre 2019 è stato processato con rito direttissimo a Pavia: per lui è stato convalidato l’arresto e gli è stata comminata una pena patteggiata di un anno e due mesi di reclusione e la misura del divieto di ritorno nella Provincia di Pavia.
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