Torna a volare il grifone che aveva perso la rotta ed era finito in pianura FOTO
Le immagini commoventi e spettacolari di un uccello che non si era probabilmente mai visto nella nostra pianura. Salvato dai Vigili del fuoco e dal WWF.
Dopo cinquanta giorni di cure all’oasi WWF di Valpredina è tornato a volare, solcando il cielo azzurro dell’altopiano del Farno coperto di neve. Immagini commoventi e spettacolari quelle diffuse dai Vigili del fuoco, di un maestoso uccello che non si era probabilmente mai visto, nella nostra pianura. A raccontare questa bellissima storia sono i colleghi di Prima Treviglio.
Il grifone sperduto in mezzo alla pianura
Il grosso rapace, simile a un avvoltoio, era stato trovato esausto e malato su un tetto di Pieve Emanuele, in provincia di Milano, lo scorso 28 ottobre, dopo aver perso la rotta dell’annuale migrazione. Erano stati i pompieri del Comando di Milano a intervenire, con un’autoscala, per recuperare l’esemplare, e ad affidarlo alle cure del WWF e in particolare del Centro recupero fauna selvatica di Valpredina, che si trova sui colli di Cenate Sopra (BG).
Intossicato dal piombo
Lì, il grifone era stato sottoposto a una serie di esami, dai quali era emersa la presenza di piombo nel sangue a livelli troppo alti per un esemplare di un paio di anni. “Fortunatamente non vi era una concentrazione così alta da poter causare gravi danni ma solo un deficit momentaneo dovuto anche alla grave denutrizione” spiegano i pompieri. Forse anche per questo, durante la migrazione annuale, il “piccolo” aveva perso la rotta.
Cinquanta giorni di cure
“Dopo circa 50 giorni di cure e terapie l’animale si è perfettamente ristabilito” spiegano ancora i suoi salvatori, che nel corso di queste settimane sono sempre state in contatto, tramite i colleghi bergamaschi, con l’oasi del WWF. E ieri, finalmente, hanno potuto assistere alla liberazione dell’esemplare. Per restituirlo al cielo è stato scelto il selvaggio (e bellissimo) anfiteatro naturale del Farno, non distante da Gandino, in val Seriana.
“All’animale è stato posizionato un dispositivo GPS acquistato dall’associazione WWF Locale Bergamo-Brescia, grazie alle donazione di privati cittadini, e ciò permetterà il monitoraggio costante dell’esemplare. Sia per valutarne il pieno recupero fisico sia, a livello scientifico, per tracciare gli spostamenti di un giovane grifone disperso” concludono i Vigili del fuoco in una nota.
Attorno alle 12 di lunedì 15 dicembre 2020, hanno aperto la gabbia e le ali del rapace si sono aperte finalmente a cercare il vento. Libero, finalmente.
GUARDA IL VIDEO SU PRIMA TREVIGLIO
LEGGI ANCHE:
Auto rubata a Palestro, recuperata dopo inseguimento a Vercelli