Cilavegna

Spara alla moglie poi si uccide: Pinuccia lotta ancora tra la vita e la morte

La donna si trova in coma nel reparto di rianimazione del San Matteo 

Spara alla moglie poi si uccide: Pinuccia lotta ancora tra la vita e la morte
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Spara alla moglie poi si uccide: Pinuccia lotta ancora tra la vita e la morte. La tragedia nel pomeriggio di sabato 11 marzo 2023 a Cilavegna.

Pinuccia lotta ancora tra la vita e la morte

Si trova ancora ricoverata in gravissime condizioni Pinuccia Contin, 64 anni, ferita da un colpo di pistola alla testa sparato dal marito Mauro Casazza 67 anni. L'uomo, dopo il folle gesto, ha puntato la stessa arma contro sè stesso uccidendosi.

La tragedia familiare è avvenuta nel pomeriggio di sabato a Cilavegna, nell'abitazione dove vivevano i due coniugi, sposati da 40 anni e senza figli, situata in via Pisacane.

Pinuccia Contin da allora lotta tra la vita e la morte per le gravi lesioni cerebrali riportate dal colpo sparato a breve distanza dal marito.

Il movente

Sul caso stanno lavorando i militari della compagnia di Vigevano per cercare di capire il movente che ha indotto l'uomo a compiere un simile gesto. L'uomo, infatti, non ha lasciato nessuno biglietto che possa spiegare la follia commessa. All'apparenza la loro era una coppia come tante altre, senza ombre o particolari problemi.

Colpita alla testa

Mauro Casazza, aveva 67 anni ed era un parrucchiere in pensione. La tragedia si è consumata nel pomeriggio. I due coniugi si erano coricati per un pisolino pomeridiano dopo pranzo. Ad un certo punto Casazza ha impugnato la sua pistola regolarmente detenuta per uso sportivo e ha sparato alla testa della moglie, colpita con ogni probabilità nel sonno. Poi, con la stessa arma, si è ucciso. 

In rianimazione al San Matteo

I vicini non hanno sentito gli spari e si sono accorti di quanto era accaduto soltanto intorno alle 17. Quando sono arrivati i soccorsi Mauro Casazza era già deceduto, mentre Pinuccia Contin si trovava in fin di vita. Rianimata è stata trasferita in elisoccorso al San Matteo, dove ancora adesso si trova in pericolo di vita nel reparto di rianimazione.

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