Plasma iperimmune, continua la raccolta al San Matteo: ma chi può donare?
Dal mese di ottobre raccolte già 300 sacche.
Continuano le donazioni di plasma iperimmune al San Matteo di Pavia: ma chi può donare e a quali condizioni?
Plasma iperimmune, le donazioni al San Matteo
Cesare ha 59 anni e si è ammalato di Covid il 20 marzo scorso, uscito dalla terapia intensiva i primi giorni di aprile e già la terza volta che dona il plasma all'ospedale San Matteo di Pavia dove da ottobre ad oggi sono state raccolte già 300 sacche: "Mi fa stare bene. Sai che fai del bene e ti senti bene".
Ma chi può donare?
I donatori ideali sono soggetti maschi tra i 18 e i 65 anni. Anche le donne possono donare purchè non abbiano avuto gravidanze o aborti. Prima della donazione deve essere eseguito il test per identificare gli anticorpi neutralizzanti. Un test necessario per dare avvio alla procedura di raccolta.
In fase sperimentale
Il plasma è un mezzo terapeutico emergenziale e sperimentale ma ci sono due condizioni fondamentali per poterlo mettere in pratica:
"E' una terapia sperimentale seppur promettente - dice il Professor Raffaele Bruno, direttore del reparto di Malattie Infettive del Policlinico - che darà i risultati definitivi attraverso uno studio promosso dall'Istituto Superiore di Sanità di Aifa. E' lo studio TSUNAMI disegnato proprio per verificare se effettivamente questa terapia funziona nei pazienti Covid".
Due i presupposti essenziali perchè la terapia col plasma funzioni. Primo il "Timing di somministrazione" ossia il momento in cui i medici decidono di somministrare il plasma al paziente, che deve essere precoce. Il secondo presupposto è che ci siano davvero all'interno del plasma che si somministra gli anticorpi neutralizzanti.
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