Uccisa a coltellate

Omicidio Scaldasole: il coinquilino (dimesso dall'ospedale) finisce in carcere

Il 31enne Osman Bilyhu è accusato dell’omicidio di Anila Ruci, badante 38enne con la quale viveva

Omicidio Scaldasole: il coinquilino (dimesso dall'ospedale) finisce in carcere
Pubblicato:

Omicidio Scaldasole: Osman Bilyhu, dopo essere stato dimesso dall'ospedale, è stato portato in carcere. Il 31enne è accusato dell’omicidio di Anila Ruci, badante 38enne con la quale viveva.

Omicidio Scaldasole: Osman Bilyhu portato in carcere

Svolta nell'omicidio di Anila Ruci, 38 anni. Il suo coinquilino, Osman Bilyhu, 31 anni, è stato portato in carcere. Il 31enne è accusato dell'omicidio della donna, avvenuto a Scaldasole.

Era stato proprio lui a lanciare l'allarme nel pomeriggio del 19 aprile 2023 prima di cadere a terra a causa di alcune ferite da taglio al collo a un braccio e all'addome. Ricoverato al San Matteo. dopo le dimissioni. per lui si sono aperti i cancelli di Torre del Gallo.

Il fermo

Con le dimissioni dall’ospedale, infatti, è stata applicata la custodia cautelare in carcere decisa dal gip nell’udienza di convalida del fermo. La Procura di Pavia aveva precisato che l'uomo, durante l'interrogatorio, aveva raccontato di una aggressione subita da soggetti sconosciuti con un coltello durante la quale la donna era stata uccisa e lui ferito.

I primi riscontri dei rilievi effettuati sulla scena del crimine da personale specializzato dei Carabinieri, le immagini di impianti di videosorveglianza privati e pubblici nonché altre attività tecniche avevano però evidenziato gravi indizi a carico del 31enne dell'efferato omicidio.

Ferite auto inflitte

Il Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Diletta Balduzzi aveva perciò emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto. In merito alle ferite riportate dal 31enne, che sino ad ora ha respinto le accuse, secondo una perizia tecnica medico-legale sarebbe stato lui stesso a infliggersele. Elemento che, insieme al ritardo con cui l’uomo ha lanciato l’allarme, costituisce sicuramente un "grave indizio di colpevolezza".

Il movente

Resta però ancora da chiarire il movente, come il rapporto esistente tra la vittima e il presunto omicida, che si presentavano come fratelli ma che, in realtà, non avevano alcun legame di parentela.

Seguici sui nostri canali