RUINO

Omicidio Colli Verdi, la badante: "E' stato un incidente, l'ho trovato a terra"

La 45enne durante l'interrogatorio di garanzia ha fornito la sua versione dei fatti

Omicidio Colli Verdi, la badante: "E' stato un incidente, l'ho trovato a terra"
Pubblicato:

Ieri, mercoledì 7 febbraio 2024, si è svolto l'interrogatorio di garanzia nei confronti di Liliana Barone, indagata per omicidio di Carlo Gatti, 89 anni. Il pensionato è stato trovato morto all'interno della sua abitazione con una profonda ferita alla nuca.

Omicidio Colli Verdi: "E' stato un incidente"

Liliana Barone, 45 anni, indagata per l'omicidio dello zio acquisito Carlo Gatti, 89 anni, a Colli Verdi, ha dichiarato che quanto accaduto è stato un incidente. Durante l'interrogatorio di garanzia presieduto dalla giudice Daniela Garlaschelli e tenutosi ieri, mercoledì 7 febbraio 2024, la 45enne ha fornito la sua versione dei fatti, già esposta al pubblico ministero Paolo Mazza durante l'interrogatorio in carcere.

Custodia cautelare in carcere

Inizialmente, Liliana Barone aveva scelto di non rispondere alle domande. Tuttavia, nel successivo interrogatorio, ha fornito dettagli sulla sua presunta innocenza. La sua difesa ha richiesto alla giudice di non convalidare l'arresto, sostenendo che non ci sono prove concrete a suo carico e che la sua disponibilità a cooperare dimostra l'assenza di esigenze cautelari.

Di contro, il pubblico ministero Paolo Mazza ha chiesto la custodia in carcere, invocando il rischio di reiterazione del reato. La decisione sulla convalida dell'arresto e sulla misura cautelare da adottare è stata rimandata dalla Gip.

Oggi l'autopsia

L'autopsia fissata per la giornata di oggi presso l'istituto di Medicina legale di Pavia, potrebbe fornire ulteriori dettagli sulle cause della morte di Carlo Gatti. Il corpo dell'anziano è stato trovato nella sua camera da letto, in un lago di sangue, con una ferita alla nuca che ha provocato una significativa perdita ematica.

Il medico legale Maurizio Merlano ha escluso, al momento, l'ipotesi di un'aggressione con un oggetto contundente, poiché non sono stati rinvenuti nella casa oggetti compatibili con questa ipotesi.

Resta ora da chiarire se l'autopsia porterà alla luce nuovi elementi che possano confermare o smentire la versione di Liliana Barone, mentre la decisione sulla sua custodia o su misure cautelari alternative è ancora in sospeso.

Seguici sui nostri canali