Incendio ex scalo merci, avviate le operazioni di bonifica
Il tutto verrà condotto nel minor tempo possibile, al fine di salvaguardare la salute pubblica.
Incendio all'ex scalo merci di Pavia: svolti in massima sicurezza i lavori di bonifica dell'area circostante il cantiere sotto sequestro. I campionamenti sulle acque di spegnimento, tetto e aria avevano confermato la positività alle fibre di eternit.
Incendio area ex scalo merci
Sono partiti i lavori di bonifica dell’area circostante l’ex scalo merci di via Rismondo, a Pavia dove nella notte tra sabato 10 e domenica 11 aprile un rogo ha distrutto uno dei capannoni. L’incendio non ha causato conseguenze dirette sulla popolazione, ma la nube di fumo è stata sin da subito sorvegliata speciale da parte delle Forze dell’Ordine e delle autorità preposte, vista la posizione centrale in cui si trova lo stabile e la conseguente presenza di molte persone nella zona.
Messa in sicurezza
Questa mattina, alle 8.00, i tecnici di ATS e i funzionari della Questura di Pavia, insieme ai tecnici di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) e Ferservizi, per Ferrovie dello Stato, hanno visitato l’area e valutato le operazioni di messa in sicurezza, in corso già dalle primissime ore della mattina da parte di ditte specializzate intervenute su incarico della proprietà dell’area. I campionamenti sulle acque di spegnimento, tetto e aria avevano infatti confermato la positività alle fibre di eternit.
L'unità di crisi
Al sopralluogo è seguito un vertice nella sede di ATS di viale Indipendenza con il direttore generale di Ats Pavia Mara Azzi, il Sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, e Ferrovie dello Stato, rappresentate da Ferservizi: un’unità di crisi che assicurerà alla popolazione la massima informazione sui lavori in corso e il massimo rigore sulla tempestiva linea di lavoro concordata e condivisa.
La bonifica
Dopo aver richiesto il dissequestro del sito coinvolto dal rogo, per poter avviare le operazioni di bonifica, è stata pianificata e attuatala messa in sicurezza dell’area circostante attraverso l’incapsulamento dei detriti con una resina assorbente, per scongiurare eventuali dispersioni nell’ambiente delle fibre di amianto. L’area circostante è stata recintata ed è costantemente sorvegliata. I materiali intorno al sito, messi oggi in sicurezza, verranno successivamente rimossi tramite big bag e trasportati verso discariche autorizzate per il loro smaltimento.
In una seconda fase, si agirà sulla struttura e al suo interno; anche in questo caso incapsulando i materiali con resina assorbente, per poi rimuoverli tramite big bag e trasportarli verso discariche autorizzate per il definitivo smaltimento, previa nebulizzazione dell’aria con cannoni speciali ad acqua, utili per mantenere l’umidità e ridurre ulteriormente il rischio di un’ipotetica circolazione delle fibre.
Demolizione controllata
Queste ulteriori operazioni richiederanno del tempo, poiché andranno svolte con la massima cura. Obiettivo finale delle operazioni è infatti la messa in sicurezza definitiva del sito, con demolizione controllata del fabbricato.
I lavori procedono sotto un attento monitoraggio anche ambientale, tramite l’utilizzo di campionatori fissi, posizionati dai tecnici di ATS, Arpa, e Ferrovie dello Stato proprio per rilevare eventuali dispersioni.
Salvaguardare la salute pubblica
Allo stesso tempo, procedono le indagini da parte di Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine per stabilire le cause dell'incendio.
L’assicurazione ai residenti nelle immediate vicinanze è che tutte le operazioni di bonifica verranno condotte nel minor tempo possibile, al fine di salvaguardare la salute pubblica.