Evelyn, morta annegata in piscina: si indaga per omicidio colposo
Anche se al momento nessuno è stato ufficialmente iscritto nel registro degli indagati
Evelyn, la bambina di 7 anni deceduta per annegamento in piscina a Battuda, sarebbe morta per un incidente e non per un malore. Le indagini ora procedono per omicidio colposo.
Morte Evelyn: si indaga per omicidio colposo
L'indagine sulla tragica morte di Evelyn Amendola, la bambina di 7 anni di Rozzano, avvenuta domenica scorsa nella piscina del centro sportivo Le Valli di Battuda, procede senza sosta. Il sostituto procuratore Alberto Palermo del Tribunale di Pavia, responsabile dell'indagine sulla morte della piccola, ha aperto un fascicolo contro ignoti.
Dagli accertamenti sembra infatti che la morte della bambina non sia stata causata da un malore, ma si sospetta sia stato un incidente. Si sta procedendo per omicidio colposo, anche se al momento nessuno è stato ufficialmente accusato.
Non malore ma incidente
Secondo alcuni testimoni, la bambina sarebbe caduta accidentalmente in acqua mentre giocava sugli scivoli gonfiabili nella piscina. Al momento, si sta aspettando di effettuare l'autopsia sul corpo della piccola, decisione che dovrebbe essere presa a breve dalla Procura.
L'autopsia potrebbe infatti fornire dettagli sulle cause del decesso e poter notificare gli avvisi di garanzia ai potenziali indagati, consentendo così anche la nomina di periti di parte per partecipare alle fasi cruciali degli accertamenti. Attualmente, le responsabilità sono ancora in fase di determinazione.
La tragedia
Evelyn Amendola domenica si trovava in piscina con la mamma, i fratelli ed alcuni. La piccola è stata recuperata dalla piscina da un bagnino dopo che sua madre ha dato l'allarme.
A causa della prolungata immersione (sembra sia rimasta sott'acqua per sei lunghi minuti) la bambina ha subìto gravi conseguenze, come accertato dai soccorritori del 118, che sono intervenuti sul posto con un'auto medica e un'autoambulanza.
Purtroppo, Evelyn è deceduta pochi minuti prima delle 19:00 di domenica 9 luglio nella terapia intensiva del Policlinico San Matteo di Pavia dove era arrivata in codice rosso, priva di conoscenza.
Le telecamere di videosorveglianza
Il centro sportivo è dotato di un sistema di videosorveglianza, con una telecamera puntata sugli scivoli gonfiabili nella piscina per bambini. Il magistrato ha richiesto una copia delle registrazioni.
La speranza è che le riprese possano fornire informazioni sul tempo effettivo trascorso sott'acqua dalla bambina, sulla tempestività dei soccorsi e sulla possibilità di intervenire per salvarla.