Destinato alla vendita illegale

Denunciato 33enne, nel box aveva un arsenale di fuochi d'artificio FOTO

Materiale con un elevatissimo potenziale esplosivo, per la cui messa in sicurezza e prelevamento è stato necessario l’intervento del personale specializzato del Nucleo Artificieri.

Denunciato 33enne, nel box aveva un arsenale di fuochi d'artificio FOTO
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Nel box aveva un arsenale di fuochi d'artificio: denunciato un 33enne a Rozzano. Il materiale, altamente esplodente, era destinato alla vendita illegale.

Fuochi d'artificio illegali

Con l’approssimarsi delle festività Natalizie, nel corso della serata di venerdì 11 dicembre 2020, i militari della Tenenza dei Carabinieri di Rozzano, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione dei reati legati alla vendita abusiva di fuochi d’artificio, hanno eseguito un mirato controllo presso un’abitazione di Via de Gasperi ed un Box di via D’Azeglio entrambi a Rozzano e nella disponibilità di un soggetto italiano 33enne pregiudicato.

Destinati alla vendita illegale

Nell’ambito del controllo i Carabinieri hanno trovato un ingente quantitativo di materiale esplodente ed in particolare oltre a comuni fuochi d’artificio, sono stati rinvenuti circa 250 ordigni esplosivi artigianali, modello “cipolla”. Un vero e proprio arsenale, destinato alla vendita illegale, per la quale il ragazzo aveva già incassato la cifra di 4.000 euro, nascosti tra le tasche di un giubbino custodito in un armadio.

Denunciato

L’uomo, che è stato denunciato in stato di libertà, per detenzione abusiva di materiale esplodente aveva nella propria disponibilità:

  • 250 ordigni esplosivi del tipo “cipolla” di diverse dimensioni;
  • 5 cilindri F4 (uso professionale);
  • 4 batterie da 100 colpi cadauna;
  • 8 batterie da 200 colpi cadauna;
  • 2 scatole con 20 petardi  con massa attiva 40 Gr
  • 12 petardi con matta attiva 50 Gr.

Materiale con un elevatissimo potenziale esplosivo, per la cui messa in sicurezza e prelevamento è stato necessario l’intervento del personale specializzato del Nucleo Artificieri del Comando Provinciale di Milano, che provvederà anche alla successiva catalogazione e distruzione in area protetta. Il tutto in accordo con l’Autorità Giudiziaria è stato posto sotto sequestro.

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