Ancora senza esito le ricerche del 16enne disperso nelle acque del fiume Po
Il ragazzo è scomparso mercoledì sera sotto il ponte della Becca: mobilitazione massiccia dei soccorsi, ma le speranze di trovarlo vivo si affievoliscono

Un ragazzo di 16 anni è scomparso mercoledì sera nelle acque del Po a Linarolo, sotto il ponte della Becca. Le ricerche, tuttora in corso, coinvolgono sommozzatori, elicotteri e tecnologie avanzate, ma finora senza esito.
Ricerche 16enne disperso nel Po
Le acque del fiume Po non hanno ancora restituito traccia del ragazzo di 16 anni scomparso mercoledì sera nei pressi del ponte della Becca, nel territorio di Linarolo, dove il Ticino si congiunge con il grande fiume. Le ricerche sono proseguite anche ieri, giovedì 24 luglio 2025, senza sosta e senza esito.
I soccorsi sul posto
Sul posto sono impegnati da ore numerosi mezzi e uomini dei Vigili del Fuoco, provenienti da più regioni. In acqua agisce il nucleo sommozzatori di Torino, affiancato da un elicottero del reparto volo Lombardia. Sulle rive e in superficie operano soccorritori acquatici e squadre ordinarie, che battono palmo a palmo il tratto di fiume. Dall'Unità di Comando Locale, gli specialisti del T.A.S. (Topografia Applicata al Soccorso) coordinano le operazioni mappando in tempo reale l’intera zona di ricerca.
Nelle prossime ore è previsto l’intervento di un sonar ad alta precisione (tecnologia DIDSON), in arrivo da Roma con un nucleo specializzato di sommozzatori. L’apparecchiatura verrà utilizzata per esplorare i fondali più difficili. Le operazioni, interrotte soltanto col calare della notte, sono riprese nelle prime ore di oggi.
L'incidente
Il ragazzo, di nazionalità egiziana e residente a San Martino Siccomario, era in compagnia del padre e del fratello maggiore di 19 anni. Si trovavano sulla spiaggia sotto il ponte della Becca per trascorrere un pomeriggio insieme. Dopo aver mangiato, il sedicenne si era avvicinato all’acqua, camminando lungo la sponda con i piedi immersi nei pochi centimetri d’acqua. A un certo punto, sarebbe finito in un punto più profondo, forse scivolando o perdendo l’equilibrio, e sarebbe stato subito trascinato dalla corrente impetuosa.

Il momento esatto della caduta in acqua non è stato visto né dal padre né dal fratello. I due hanno notato il ragazzo solo quando era già in balia della corrente, vicino ai piloni del ponte. In un primo momento si era diffusa anche la voce che il fratello maggiore fosse stato coinvolto, ma questa ipotesi è stata poi smentita.
L’allarme è stato lanciato poco dopo le 20 con una chiamata disperata al 112. I primi a intervenire sono stati i carabinieri e i Vigili del Fuoco del Comando di Pavia, seguiti dai nuclei sommozzatori della Lombardia e del Piemonte. Nonostante il massiccio spiegamento di forze e i mezzi tecnologici messi in campo, il corpo del giovane non è ancora stato ritrovato. E con il passare delle ore, le speranze di trovarlo in vita si affievoliscono sempre di più.