ANCORA VIOLENZA

Ancora alta tensione in carcere a Pavia, poliziotti aggrediti da un detenuto

Solo grazie all’intervento di altro personale si è evitato il peggio

Ancora alta tensione in carcere a Pavia, poliziotti aggrediti da un detenuto
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Ancora alta tensione in carcere a Pavia dove un detenuto ha aggredito dei poliziotti di Polizia Penitenziaria durante un trasferimento in infermeria. La denuncia di Alfonso Greco, segretario regionale del SAPPE.

Poliziotti aggrediti in carcere a Pavia

Un nuovo episodio di violenza ha scosso il penitenziario di Pavia, mettendo ancora una volta in pericolo la sicurezza del personale penitenziario. Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), ha reso noto l'incidente avvenuto nelle ultime ore, in cui alcuni agenti penitenziari sono stati feriti durante un tentativo di trasferimento di un detenuto presso l'infermeria.

Secondo quanto riferito da Greco, il detenuto, di origine straniera, ha scatenato una violenta aggressione contro gli agenti che lo stavano scortando, costringendoli a ricorrere al pronto soccorso per cure mediche. Fortunatamente, grazie all'intervento tempestivo di altro personale, si è evitato il peggio, ma gli agenti coinvolti hanno riportato ferite che richiederanno dieci giorni di prognosi.

"Un detenuto di origine straniera-ha riferito-, durante il tragitto per andare in infermeria a seguito di una lite con altro detenuto, ha aggredito violentemente gli agenti che lo stavano accompagnando e solo grazie all’intervento di altro personale intervenuto si è evitato il peggio. Nonostante ciò, i poliziotti aggrediti sono dovuti ricorrere alle cure del Pronto Soccorso del nosocomio cittadino dove sono stati dimessi con 10gg di prognosi”.

Alfonso Greco, segretario regionale SAPPE

Situazione critica

Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha espresso solidarietà ai poliziotti feriti e ha denunciato l'indifferenza persistente verso le violenze subite dal personale penitenziario. Capece ha sottolineato come, nonostante i cambiamenti nei vertici politici e amministrativi, la situazione nelle carceri rimanga critica, con episodi di violenza, risse e tentativi di suicidio che avvengono quotidianamente.

“Cambiano governi, Ministri della Giustizia e Capi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma non cambia l’indifferenza verso le violenze che quotidianamente subisce la Polizia Penitenziaria: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno. Ma sembra che a nessuno freghi nulla”, ha dichiarato.

Inoltre, Capece ha evidenziato la necessità di adottare un nuovo modello custodiale, criticando l'attuale sistema che sembra favorire l'aumento degli eventi critici, specialmente dopo l'introduzione della vigilanza dinamica e del regime penitenziario "aperto", ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria.

Il segretario generale del SAPPE ha concluso sottolineando lo sconforto del personale penitenziario di fronte alla mancanza di interventi efficaci da parte dell'amministrazione e delle istituzioni competenti:

“La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l'incapacità di una Amministrazione che non riesce a intercedere ai livelli politici competenti, anch'essi sicuramente non esenti da gravi responsabilità”.

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