A PAVIA

Alunno 15enne, picchiato in classe dal compagno, perde l'anno: l'azione legale della famiglia

Lo studente dell'Istituto Apolf è attualmente seguito da uno psicologo e sta assumendo farmaci

Alunno 15enne, picchiato in classe dal compagno, perde l'anno: l'azione legale della famiglia
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Nello scorso mese di novembre, un giovane studente della scuola professionale dedicata alla ristorazione ha subito delle violenze fisiche che lo hanno costretto ad allontanarsi dall'ambiente scolastico. Dopo la perdita dell'anno la famiglia è pronta ad agire legalmente contro la scuola.

Insultato e picchiato dal compagno

L'accaduto risale al novembre dell'anno scolastico 2023/2024. Secondo quanto affermato dalla famiglia, il giovane studente ormai da mesi riscontrava problematiche legate alle vessazioni subite in classe da un compagno più grande.

Un giorno di fine novembre, la zia, parente affidatario del ragazzo, venne chiamata dall'istituto Apolf di Pavia. Le comunicarono dello screzio tra il 15enne, con disabilità intellettiva, ed il compagno più grande. Al suo arrivo trovò il 15enne da solo in classe, addormentato. Lo studente presentava un livido sotto l'occhio, un bernoccolo dietro la nuca, dei giramenti di testa ed una forte nausea. Il compagno, secondo quanto affermato dal 15enne, lo colpì prima sul volto, poi dietro la nuca ed infine sull'addome.

Per questo motivo la zia lo accompagnò prontamente in Ospedale dove rimase sotto osservazione per diverse ore. L'aggressione dell'alunno più grande, subita nell'ambiente scolastico durante l'ora di lezione, generò un trauma cranico che gli costò l'assenza da scuola per diversi giorni per via del ricovero ospedaliero.

La richiesta della didattica a distanza

Nei giorni seguenti la zia ed il Preside della scuola provarono a reinserire l'alunno in aula. In entrambe le occasioni il 15enne venne riportato a casa poiché colpito da un attacco di panico. Al ché, sotto consiglio della psicologa che ha iniziato a seguire l'alunno dopo l'accaduto, il 15enne è rimasto a casa e la zia ha richiesto la didattica a distanza.

Richiesta però non accolta dall'istituto scolastico in quanto mai presentata in modo formale secondo Piero Iannello, direttore dell'Istituto, il quale ha inoltre affermato che non avrebbe comunque risolto i problemi di formazione del ragazzo in quanto sarebbe stata potuta organizzare solo per un breve periodo.

L'accaduto ha provocato danni fisici e morali al giovane studente che difatti è attualmente seguito da uno psicologo ed ha iniziato ad assumere dei farmaci.

L'azione legale della famiglia

L'ex alunno dell'Apolf, che ha cambiato scuola di recente, ha inoltre iniziato a presentare difficoltà anche solo ad uscire di casa. Pertanto, la zia è pronta ad avviare un'azione legale contro la scuola, accusando anche gli insegnanti che avrebbero dovuto vegliare sugli studenti. La scuola difatti ha comunicato due versioni sul motivo del mancato intervento delle  insegnanti: la docente era in classe ma non ha visto nulla poiché era girata di spalle, la docente non era presente per via del cambio dell'ora.

Una situazione inaccettabile che ha spinto la zia a richiedere l'intervento di un legale, Massimo Zucca, con il quale citerà in giudizio l'intero Istituto.

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