Suore Maddalene, arrivano i primi licenziamenti da parte della Madre Generale
Suor Anna e la Madre Superiora esprimono la loro vicinanza alle dipendenti: "Trovare un altro posto non è così facile"
Ormai da diversi mesi le Suore Maddalene, diventate parte integrante della comunità e punto di riferimento nel Comune di Vigevano, hanno ricevuto una comunicazione di sfratto dal convento in cui hanno trascorso gli ultimi anni, da parte della Madre Generale Suor Franca Barbieri.
La scelta della Madre Generale destabilizza la comunità
La notizia del trasferimento ha scosso tutta la comunità di Vigevano, compreso il Primo Cittadino Andrea Ceffa, il quale più volte ha tentato di ribaltare la situazione chiedendo con tono deciso a Suor Franca di rielaborare la sua proposta.
Il principale motivo del trasferimento si collega all'età delle Suore Maddalene che, ormai 90enni, necessitano di cure specifiche. Il Sindaco Andrea Ceffa ha affermato però che il Comune può continuare a offrire le cure necessarie alle Suore Maddalene, come ha sempre fatto:
"Vigevano è la 12esima città della Lombardia, non è un paesino sperduto. Le cure che possono avere a Piacenza le possono ricevere anche qua. Hanno già una certa età e sono sempre state curate senza problemi."
Di tutta risposta però la Madre Generale ha affermato che la scelta, seppur difficile, non verrà annullata anche di fronte alle innumerevoli richieste dei cittadini, le quali continuano a firmare la petizione lanciata da Vigevano Prima di Tutto. Qui il link per firmare la petizione, ideata per fermare il trasferimento delle Suore.
La Congregazione non riesce più a sostenere quella comunità. Con l'età avanzata non ci sentiamo più di lasciare le Suore lontane da altre comunità dove potrebbero essere accudite diversamente.
Arrivano i primi licenziamenti per le dipendenti
Il Convento che da sempre ospita all'interno delle proprie mura i cittadini in difficoltà, e si presta ad aiutare anche giovani insegnanti fuorisede, con questa scelta vede sgretolarsi oltre 150 anni di storia. A pagare per questa decisione quindi non saranno solo le Suore Maddalene, che hanno sempre espresso chiaramente il loro desiderio di restare, ma anche tutti i cittadini ed ovviamente i dipendenti che lavoravano all'interno del convento.
Due sono difatti le lettere di licenziamento rivolte alle impiegate del Convento, le quali hanno comunicato il termine del rapporto di lavoro tramite una nota scritta a mano direttamente dalla Madre Generale. Si tratta di Flora, cuoca di origini albanesi che lavora al fianco delle Suore da ormai più di 30 anni, e Anita, che presta il suo aiuto in Corso Genova 5 da oltre un decennio.
Le parole di Flora e Anita
Entrambe, scosse e rattristite, hanno espresso il loro dolore a La Vita in Diretta in onda su Rai Uno, dove hanno spiegato che il trasferimento delle Suore per loro non rappresenta solo la perdita di un lavoro stabile, ma bensì di una famiglia creatasi nell'arco degli anni trascorsi di fianco alle Suore.
"Perché questa è una famiglia, la nostra famiglia- affermano - Ogni volta che le nostre suore hanno bisogno, noi ci siamo, ventiquattro ore su ventiquattro, sabato, domenica. Non ci importa. Per loro noi ci siamo sempre, la nostra vita è qui.Questa è la nostra casa, questa non è per noi la seconda famiglia, ma la famiglia. "
"Fa male questa lettera, la Madre Generale, che venerdì era qui, non ha avuto nemmeno il coraggio di dircelo guardandoci in faccia. Ma quello che fa più male è sapere che vogliono chiudere e trasferire le nostre suore. Che per noi sono madri e sorelle. Con loro se ne andrà via anche il nostro cuore. Per noi, da fine giugno, passare da corso Genova sarà durissima. Qui c’è la nostra vita, il nostro mondo, il nostro tutto. "
L'intervento di Suor Anna e la Madre Superiora
Flora, vedova ormai da un anno, ammette che il sostegno delle Suore ha reso possibile l'accettazione della sua perdita. Anita, d'altro canto, madre di quattro figli non si capacita del fatto che, dopo un rapporto lavorativo di oltre 10 anni, tutto stia crollando in pochi giorni.
Hanno preso parola a riguardo anche le dirette interessate, Suor Anna infatti ha espresso chiaramente la sua vicinanza alle due dipendenti, confermando che alla base di tutto vi è un rapporto affettivo ben consolidato. Anche la Madre Superiora ha voluto esprimere il suo disappunto: "Una cosa triste che non mi aspettavo perché trovare un altro posto non è così facile e loro devono mantenersi".