Travacò Siccomario

Il primo giorno di Eitan dopo il rientro a casa. Fracassi: "Come fosse figlio mio"

Pronto a riprendere la scuola e tutta la difficoltosa routine che stava iniziano a costruirsi.

Il primo giorno di Eitan dopo il rientro a casa. Fracassi: "Come fosse figlio mio"
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Eitan è tornato nel Pavese, dagli zii paterni ai quali fin da subito era stato affidato, dopo tre mesi in Israele. A Travacò Siccomario si fa di tutto per tutelare la sua privacy. Era assente dallo scorso 11 settembre 2021: giorno in cui il nonno materno Shmuel Peleg - indagato per sequestro di persona dalla Procura di Pavia e sul quale pende un mandato di arresto internazionale - lo aveva portato con un aereo in Israele.

Il primo giorno di Eitan nel Pavese

I legali della famiglia paterna chiedono di "spegnere i riflettori e rispettare la privacy per aiutare Eitan a recuperare la serenità". Nel sui primo giorno in Italia il piccolo - unico sopravvissuto della tragedia della funivia del Mottarone dove ha perso genitori, il fratellino di 2 anni ed i bisnonni - ha ritrovato  anche l'amato gatto Oliver. Ma, cosa più importante di tutte, presto tornerà a scuola con i suoi compagni.

Intorno alla villetta ha regnato un'assoluta tranquillità. Domizia Clensi, sindaco del comune dove risiede la famiglia paterna, ha spiegato:

"Siamo felici che il bambino sia tornato a casa, la sua vita è qui. Ma non faremo una festa pubblica per lui: dobbiamo rispettare la volontà della famiglia di vivere in massima riservatezza e tranquillità un momento così delicato".

Sulla medesima linea anche i legali della zia paterna:

"Auspichiamo che si spengano i riflettori sulla vita privata del bimbo a tutela della privacy e della riservatezza, e che gli si permetta un percorso di crescita sereno, ancora più necessario se si considera la terribile tragedia che lo ha coinvolto".

Eitan è stato accompagnato in casa in braccio dal vice ispettore Andrea Lenoci: "Era felice" ha raccontato. Ora il bimbo potrà tornare "alla sua routine, a tutti i suoi contesti medici, terapeutici ed educativi, ai suoi amici del quartiere e alla scuola, alla comunità in cui è cresciuto.

Il sindaco Fracassi

Il sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, che dopo il crollo della funivia si è subito mobilitato per Eitan, anche con una raccolta fondi, ha dichiarato:

"Eitan è come se fosse mio figlio. Adesso ha bisogno di tanto amore, di calore e soprattutto di tranquillità. Va trattato bene", prosegue Fracassi, che chiede a tutti di spegnere i riflettori su Eitan, per permettergli di riprendere la sua vita di bambino nel punto in cui - due giorni prima di iniziare la scuola - si era interrotta.

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