Strage Funivia Mottarone: “silurata” la Gip che scarcerò due dei tre indagati
Colpo di scena nella vicenda dal punto di vista legale.
Strage Funivia Mottarone, a sorpresa cambia il Gip titolare del fascicolo che, come riporta Prima Novara, scarcerò due dei tre indagati.
Strage Mottarone
Cambia il Gip titolare del fascicolo sul disastro della Funivia del Mottarone. Il procedimento avrebbe dovuto essere in carico al gip Elena Ceriotti che però era esonerata in quanto il suo ufficio doveva smaltire diverse pratiche arretrate. L’incarico era così stato assunto dalla presidente dell’ufficio Gip Donatella Banci Buonamici.
La scarcerazione
Ed era stata lei, non senza una scia di polemiche, a decidere per la scarcerazione di Luigi Nerini (già indagato per altri due incidenti su Alpyland), proprietario della funivia, ed Enrico Perocchio, direttore dell’impianto. Il terzo indagato invece, Gabriele Tadini, era finito ai domiciliari.
Ora il presidente del tribunale di Verbania Luigi Maria Montefusco ha deciso di riassegnare il procedimento al Gip Elena Ceriotti.
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La tragedia
Quattordici le vittime dopo la caduta di una cabina della funivia domenica 23 maggio: unico sopravvissuto il piccolo Eitan, 5 anni, che nell'incidente ha perso papà Amit Biran, 30 anni, mamma Tal Peleg, 27 anni, il fratellino Tom, 2 anni, e i bisnonni Itshak Cohen, 82 anni, e Barbara Koniski Cohen, 71 anni. La famiglia viveva da sei anni a Pavia, dove Amit si era trasferito per studiare medicina.
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