Monossido di carbonio: intera famiglia intossicata
Padre, madre, zia e due bambini ricoverati in ospedale: il gas tossico sprigionato da un braciere.
La sera di San Silvestro, intorno alle 22.20, sono state soccorse sei persone a Zeme. La caldaia della loro abitazione è andata in cortocircuito generando molto fumo che ha quasi saturato gli ambienti. Nell’appartamento, in quel momento si trovavano sei persone che sono state soccorse dagli uomini del 118. Solo una di loro, una donna di 32 anni con tosse provocata dalle esalazioni è stata trasportata al Civile di Vigevano. Le altre 5 persone, che non presentavano particolari sintomi, hanno invece rifiutato il trasporto in ospedale.
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Cinque persone intossicate dal monossido
Oggi, giovedì 2 gennaio 2020, una vicenda simile ci arriva dalla provincia di Lecco dove gli uomini del 118 hanno effettuato un intervento d'emergenza poco prima dell’alba. Come racconta GiornalediLecco.it, in un’abitazione di Dolzago, una famiglia di cinque persone è stata soccorsa con chiari sintomi di intossicazione da monossido di carbonio. Tutti accusavano cefalea, nausea e vomito. Oltre ai due genitori di origine senegalese, la madre 38 anni e il padre 45 anni, c’erano anche i figli di 7 anni e 10 anni. La quinta persona, una donna di 47 anni, sarebbe una parente della madre.
Tutti sono stati ricoverati in codice giallo. Sul posto anche i Carabinieri e i Vigili del Fuoco che hanno provveduto ad eseguire gli accertamenti e a mettere in sicurezza gli ambienti della casa. Stando ai primi riscontri, il gas tossico che ha intasato i locali si sarebbe sprigionato da un braciere che evidentemente era rimasto all’interno.