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Finanziere arrestato a Pavia dai colleghi ammette tutto
Colto in flagrante nel ritirare una mazzetta da 1000 euro dalla cassetta delle lettere del figlio dell'imprenditore.
Ricordate la storia del finanziere arrestato a Pavia dai colleghi perché beccato a chiedere una mazzetta a un imprenditore? Bene, arrivano le ammissioni.
Finanziere arrestato: l'ammissione
E' stato lo stesso sottufficiale della Guardia di finanza Michele Carbone, arrestato il 24 febbraio scorso, ad ammettere tutto in sede d'interrogatorio, precisando però di non aver costretto nessuno a consegnare il denaro.
La "moneta di scambio"
In sostanza però l’avvio di una verifica fiscale è stata la "moneta di scambio" utilizzata dal militare. L’imprenditore-vittima, per nulla intimorito, si è rivolto alle stesse Fiamme gialle raccontando l’accaduto.
Verso il patteggiamento
Carbone potrebbe chiedere per il reato di concussione il patteggiamento tramite il suo legale Fabrizio Gnocchi: Al momento si trova ai domiciliari. Determinante per il suo arresto il fatto che i colleghi l'abbiano colto in flagrante nel ritirare una mazzetta da 1000 euro dalla cassetta delle lettere del figlio dell'imprenditore.