ASST Pavia rafforza la sicurezza nei Pronto Soccorso di Vigevano e Voghera dopo l’aggressione al personale sanitario avvenuta sabato, estendendo la vigilanza armata 24 ore su 24 e confermando misure già attive come pulsanti antipanico, posti di Polizia e formazione specifica del personale.
Sicurezza in Pronto Soccorso
La Direzione di ASST Pavia ha espresso solidarietà e vicinanza al personale del Pronto Soccorso di Vigevano, recentemente vittima di un grave episodio di violenza. L’azienda sanitaria ha sottolineato in un comunicato stampa, diffuso il 21 ottobre 2025, l’impegno a garantire la sicurezza di chi ogni giorno lavora per tutelare la salute della comunità.
Vigilanza estesa 24 ore su 24
A partire da novembre, il servizio di vigilanza armata, già attivo durante le ore notturne (dalle 20 alle 8) nei Pronto Soccorso di Vigevano e Voghera, sarà esteso a tutte le ore, sette giorni su sette. La decisione è stata possibile grazie al supporto dell’Assessorato e della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia.
Misure di sicurezza già in vigore
Le nuove disposizioni si aggiungono a quelle già introdotte per proteggere gli operatori sanitari, tra cui:
- pulsanti antipanico fissi;
- dispositivi di allarme portatili (braccialetti anti-aggressione);
- telefoni dedicati per chiamate dirette alle Forze dell’Ordine;
- posti di Polizia attivi nei due presidi dal gennaio 2024;
- impianti di videosorveglianza a circuito chiuso;
- formazione periodica del personale su tecniche di de-escalation e riconoscimento precoce dei segnali di aggressività
ASST Pavia conferma l’impegno a mantenere un dialogo costante con le istituzioni locali e gli Ordini Professionali, al fine di costruire una rete di protezione efficace. L’obiettivo è garantire sicurezza e serenità a chi ogni giorno assicura cure e assistenza alla popolazione.
L’aggressione
Sabato pomeriggio (18 ottobre 2025) il pronto soccorso dell’ospedale Civile di Vigevano è stato teatro di un episodio di violenza che ha lasciato personale e pazienti sotto shock. Un 35enne, di origini marocchine, ha scatenato la propria rabbia distruggendo il vetro di protezione della sala destinata al triage e mettendo a rischio gli operatori sanitari. Quanto accaduto ha costretto all’interruzione temporanea dei servizi di emergenza.