Siti inquinanti in Lombardia: il Pavese area a rischio sanitario
Secondo i dati Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sono 5 nella nostra regione le aree con un inquinamento talmente grave da comportare rischio sanitario.
Siti inquinati in Lombardia la situazione più critica. Secondo i dati Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sono 5 nella nostra regione le aree con un inquinamento talmente grave da comportare rischio sanitario.
Siti inquinati in Lombardia la situazione più critica
Parliamo di smog, di Pm10, di restrizioni per la circolazione della auto, ma non possiamo trascurare che l’inquinamento è anche sotto i nostri piedi. A ricordarcelo è l’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che in base alle ultime rilevazioni fatte, ha pubblicato una cartina dell’Italia che dovrebbe far riflettere.
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Quella con l’elenco di tutti i SIN, siti in cui l’inquinamento è stato considerato talmente grave da comportare un elevato rischio sanitario. Proprio per questo vengono definiti “Siti di Interesse Nazionale”. In totale sono 58 di cui 5 in Lombardia.
Ecco la cartina, aggiornata a febbraio 2018.
La notizia è stata ripresa in queste ore dal Corriere della Sera che ha messo in luce come una delle situazioni più critiche si riscontri proprio in terra lombarda.
Le 5 aree a rischio
Le cinque aree critiche in Lombardia si trovano a: Sesto San Giovanni 255 ettari inquinati da metalli pesanti, Rodano (Pioltello) 85 ettari inquinati da metalli pesanti, Brescia Caffaro oltre 2mila ettari inquinati nella falda e nel suolo, Laghi di Mantova e Polo Chimico 614 ettari con metalli, idrocarburi e diossine, Broni (Pavia) 14 ettari inquinati da amianto.
Da Regione Lombardia 7 milioni di euro
E proprio nelle ultime ore Regione Lombardia ha stanziato 7 milioni di euro per bonificare le arre contaminate e per prevenire pericoli ambientali. Tra le provincie coinvolte vi sono Milano, Brescia, Pavia, Varese, Como e Mantova.
“Nell’ottica di incrementare le azioni per una maggiore tutela ambientale – ha detto Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e Clima – la Regione intende aiutare gli enti locali a gestire una problematica oggettiva presente sul territorio come le aree che devono essere sottoposte a bonifica. Queste risorse saranno utili per la realizzazione di interventi di bonifica e quindi in prospettiva per il recupero porzioni di territorio che hanno bisogno di intervento”.
Ammissibilità al finanziamento
L’ammissibilità al finanziamento di un sito contaminato incluso negli elenchi di priorità e relativo alle caratterizzazione, analisi di rischio, progettazione dell’intervento di bonifica e relativi interventi è valutata in relazione:
- al rispetto delle condizioni per l’accesso ai contributi regionale
- lo stato di avanzamento del procedimento di bonifica, con la possibilità di finanziare la progettazione o la realizzazione dell’intervento di bonifica in presenza di progetto già approvato
- la fattibilità economica degli interventi rispetto alle previsioni del bilancio regionale.
I destinatari
I 3.6 milioni di euro per interventi di bonifica su siti contaminati sono così destinati:
• 103.000 a Iseo (Bs)
• 229.000 euro a Redavalle (Pv)
• 50.000 euro a Cittiglio (Va)
• 117.000 euro a Santa Giuletta (Pv)
• 165.000 euro a Bagnolo Mella (Bs)
• 100.000 euro a San Martino dall’Argine (Mn)
• 408.000 euro a Oltrona San Mamette (Co)
• 35.000 euro a Nova Milanese (Mi)
• 2,4 milioni a Buccinasco (Mi)
• 21.000 euro a Rozzano (Mi)
Gli altri 3,3 milioni per la prevenzione del rischio ambientale
“Un altro intervento importante – ha concluso Cattaneo – è quello relativo alla prevenzione della contaminazione dovuta alla presenza di rifiuti al fine di evitare il verificarsi di fenomeni di pericolo ambientale e di inquinamento. Spesso le maggiori criticità ambientali riguardano la tipologia di materiale, la rimozione, il conferimento e la necessità di presidi strutturali. Con questo provvedimento che interessa quattro aree specifiche del territorio Regione Lombardia interviene per superare rischi dovuti alla presenza di rifiuti e per la messa in sicurezza”.
I 3.3 milioni di euro per la prevenzione di fenomeni di inquinamentoambientale (suolo e acque) e risoluzione di criticità derivanti da gestione rifiuti (attività
cessate, non autorizzate) sono così suddivisi:
· 1,4 milioni a Pogliano Milanese (MI)
· 593.000 euro a Vizzolo Pedrabissi (MI)
· 230.000 euro a Redavalle (PV)
· 1,1 milione a Voghera (PV)
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