SOLUZIONE ALTERNATIVA

Zecche al liceo Tamarelli di Pavia, studenti a lezione in università

Con l'istituto chiuso per disinfestazione, gli studenti delle classi finali affrontano una settimana "universitaria" nelle aule dell'ateneo pavese

Zecche al liceo Tamarelli di Pavia, studenti a lezione in università
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Liceo Taramelli chiuso per zecche, gli studenti costretti a trasferirsi nelle sedi universitarie.

Zecche al Tamarelli, studenti a lezione in università

Gli studenti del liceo scientifico Taramelli di Pavia stanno vivendo un’esperienza fuori dal comune in questi giorni, a causa di un'infestazione di zecche che ha costretto la chiusura temporanea dell’istituto. La soluzione, per non far perdere giorni di lezione, è stata trovata negli spazi offerti dall’Università, con le classi che si spostano a pochi passi dalla loro scuola, nelle sedi di ingegneria e medicina.

La disinfestazione

La problematica delle zecche è emersa il 13 febbraio scorso, quando alcuni parassiti sono stati individuati all'interno del liceo. La prima disinfestazione, eseguita prontamente, non ha dato i risultati sperati: i parassiti sono ricomparsi subito dopo il ritorno degli studenti in classe. Così, per evitare il ripetersi del problema, la scuola è stata chiusa di nuovo, con una decisione che ha portato a una nuova sospensione delle lezioni.

Soluzioni alternative

Nel frattempo, la necessità di non perdere giorni di scuola ha spinto la dirigenza a cercare soluzioni alternative. Gli studenti delle classi quinte, impegnati nella preparazione per la maturità, sono stati accolti nei locali del campus scientifico dell’ateneo, mentre le altre classi terze e quarte sono state dirottate al Campus della salute, nei rinnovati padiglioni del San Matteo, destinati ai futuri medici.

La richiesta di didattica a distanza

Nonostante le soluzioni adottate, molti genitori, preoccupati per il rallentamento dell’apprendimento dei propri figli, hanno richiesto l’attivazione della didattica a distanza, un’opzione già utilizzata durante il periodo della pandemia. La proposta, però, è stata respinta dalla dirigenza scolastica, che ha preferito trovare un’alternativa in loco per garantire la continuità delle lezioni senza compromettere la preparazione degli studenti.

Con 400 studenti coinvolti nel trasferimento e 13 aule messe a disposizione, la logistica non è stata semplice, ma l’organizzazione ha permesso di non interrompere completamente il percorso formativo degli studenti, i quali stanno affrontando un'esperienza inedita che li vede seduti ai banchi universitari, piuttosto che nelle aule consuete della loro scuola. Domani, mercoledì 26 febbraio 2025, la scuola dovrebbe riaprire.

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