PAVIA

Travolta e uccisa sulle strisce pedonali, conducente assolta: "Il fatto non costituisce reato"

Nella Belloni, 88 anni, morì in ospedale dopo venti giorni di agonia

Travolta e uccisa sulle strisce pedonali, conducente assolta: "Il fatto non costituisce reato"
Pubblicato:
Aggiornato:

Assolta la conducente dell'auto che ha travolto Nella Belloni, 88 anni, poi morta in ospedale dopo venti giorni di agonia.

Morte Nella Belloni, nessun colpevole

Non ci sono colpevoli per la tragica morte di Nella Belloni, l’88enne travolta mentre attraversava sulle strisce pedonali di via Tasso a Pavia, il 18 ottobre 2022. La donna, investita da un'auto, è deceduta dopo venti giorni di agonia al San Matteo. Lunedì pomeriggio, (30 settembre 2024) il tribunale di Pavia ha assolto Lina Venco, 79 anni, l’unica imputata, giudicandola "non colpevole perché il fatto non costituisce reato".

Il tragico incidente

La decisione è stata presa dal giudice Giulia Eleonora Aresini, dopo un processo che ha fatto luce su una dinamica complessa. Lina Venco era alla guida di una Volkswagen Passat quando, ferma davanti alle strisce pedonali per consentire l’attraversamento della Belloni, è stata tamponata da un’altra auto. Questo impatto ha causato un'accelerazione involontaria che ha travolto la pensionata, trascinandola per circa venti metri sul parabrezza, fino a schiantarsi contro un’auto parcheggiata irregolarmente.

Il processo

Durante il processo, la difesa ha sottolineato come l’incidente sia stato causato da una reazione involontaria della Venco, scaturita dal tamponamento. Già nella fase preliminare erano state archiviate le posizioni di altri due indagati: il conducente della Cadillac che aveva tamponato la Passat e il proprietario della Dacia Sandero, contro cui si era fermata la corsa della vettura di Venco. La richiesta iniziale del pubblico ministero prevedeva una condanna a un anno e quattro mesi per la Venco, ma la giudice, dopo un’attenta riflessione in camera di consiglio, ha optato per l’assoluzione.

Le perizie e la ricostruzione

Il tribunale ha basato gran parte delle sue conclusioni sulle perizie tecniche, che hanno stabilito che l’accelerazione della Passat è stata improvvisa e scaturita dall’impatto ricevuto. La velocità dell’auto è passata in pochi secondi da circa 20 km/h, al momento del tamponamento, a quasi 50 km/h. La 88enne Belloni è stata quindi caricata tra cofano e parabrezza, cadendo a terra violentemente dopo il secondo impatto contro la Dacia.

Le motivazioni della sentenza saranno rese pubbliche nelle prossime settimane, ma appare evidente che il giudice abbia riconosciuto l’assenza di dolo o colpa diretta nella condotta della 79enne imputata, accogliendo pienamente la linea difensiva.

(Foto di copertina: WhatsApp L24)

Seguici sui nostri canali