Il declino industriale di Vigevano: la storica azienda Moreschi licenzia 59 dipendenti e sposta la produzione
La decisione di trasferire la produzione suscita preoccupazione e perplessità: i sindacati annunciano battaglia
A Vigevano resteranno gli uffici ma non gli operai. Moreschi, azienda di scarpe di lusso, ha avviato la procedura di licenziamento per 59 dipendenti, che diventerà esecutiva a maggio. La produzione verrà spostata altrove. Un'azione che evidenzia il declino industriale dell’ormai ex capitale della calzatura.
Moreschi licenzia 59 dipendenti e sposta la produzione
Nello storico stabilimento di Vigevano, una delle icone industriali della città, si respira un'aria di cambiamento amaro. Moreschi, celebre azienda di calzature di lusso, ha annunciato l'avvio della procedura di licenziamento per 59 dipendenti, un'azione che testimonia il declino industriale della città, un tempo fiorente capitale della calzatura.
Fondata nel 1946
Fondata nel lontano 1946 e appartenente alla famiglia Moreschi fino a luglio 2020, quando le quote di maggioranza sono state acquisite da Hurleys SA, istituto finanziario elvetico, l'azienda ha da sempre rappresentato un punto di riferimento per la produzione di calzature di alta qualità.
La decisione di spostare la produzione altrove e licenziare parte del personale ha suscitato un'ondata di preoccupazione e disappunto nella città. Il sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, ha espresso la sua delusione di fronte a questa scelta, sottolineando la contraddizione rispetto alle promesse passate dell'azienda di mantenere una base produttiva in loco.
"Ho accolto la scelta dell'azienda di cessare l'attività di produzione nello stabilimento vigevanese, con grande delusione e rammarico. E' un epilogo molto triste, ed il mio primo pensiero è quello di esprimere vicinanza a tutti i lavoratori coinvolti da questa procedura di licenziamento collettivo", ha affermato il primo cittadino che prosegue: "Da parte dell'Amministrazione Comunale, per quanto di sua competenza, si rinnova nuovamente la massima disponibilità ed apertura a lavorare con le parti coinvolte per trovare soluzioni che consentano di ricollocare nel più breve tempo possibile i lavoratori che resteranno senza lavoro.
Cosa resterà a Vigevano
Hurleys SA ha giustificato la decisione sottolineando la necessità di concentrarsi su una produzione più ecologica, non realizzabile nello stabilimento di Vigevano. L'azienda assicura che il "cuore" e la "testa" dell'attività, come la progettazione e la realizzazione di prototipi, il controllo qualità e lo spaccio aziendale, rimarranno nella città, ma questo non ha attenuato le preoccupazioni dei lavoratori e della comunità locale.
"Decisione inaccettabile"
I sindacati hanno reagito con fermezza, criticando la gestione della nuova proprietà e accusando Hurleys SA di aver utilizzato la cassa integrazione straordinaria fino all'ultimo momento e di non aver mantenuto le promesse di salvaguardia dei posti di lavoro. La sindacalista Giovanna Currò, segretaria generale Filctem Cgil Pavia, ha denunciato la riduzione costante del personale, evidenziando come ciò abbia compromesso la qualità del prodotto finale e messo a rischio l'intero ciclo produttivo.
“Una decisione inaccettabile”, ha commentato Currò: “Parliamo di uno stabilimento che conta ormai solo 80 persone. E vorrei ricordare che, nel concludere la vecchia procedura di licenziamento collettivo, quella iniziata a maggio 2023, l'azionista di maggioranza Luca Scalfi aveva detto che si sarebbe impegnato per rilanciare la produzione e lo stabilimento. Ecco i risultati”.
Il 18 luglio 2023, infatti, sindacati, azienda e Regione Lombardia avevano siglato un’intesa sulla chiusura dei reparti di orlatura e pelletteria della fabbrica calzaturiera, che prevedeva il licenziamento (annunciato nel maggio precedente) di 27 lavoratori.
"Hurleys, continua Currò, aveva dichiarato che questi esuberi fossero l’unico modo per rilanciare la società e mantenere il sito produttivo a Vigevano. Questo è il risultato".
Da 300 dipendenti a 21
La situazione attuale dello stabilimento, situato lungo la statale 494, è un simbolo tangibile della crisi che attraversa l'industria calzaturiera di Vigevano. Da un picco di 300 dipendenti negli anni d'oro, adesso solo 21 resteranno in servizio.
Nonostante le rassicurazioni della proprietà sul mantenimento del marchio Moreschi e sull'interesse a sviluppare ulteriormente l'attività, i sindacati e le autorità locali si preparano a una battaglia per difendere i posti di lavoro.
Con un consiglio comunale aperto in programma per giovedì 14 marzo 2024, i lavoratori avranno l'opportunità di far valere le proprie ragioni e di cercare soluzioni concrete per affrontare questa difficile situazione.