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Simona Bologna lascia “L’Eredità” dopo tre puntate: sfida fatale con l’ex campione

La concorrente pavese esce di scena venerdì 7 novembre dopo una gara combattuta e una parola mancata alla sua seconda Ghigliottina

Simona Bologna lascia “L’Eredità” dopo tre puntate: sfida fatale con l’ex campione

Si conclude l’avventura televisiva di Simona Bologna, concorrente pavese del noto game show “L’Eredità”, condotto da Marco Liorni. La sua partecipazione è iniziata con il botto mercoledì 5 novembre, quando è riuscita ad aggiudicarsi il montepremi di 41.250 euro alla Ghigliottina.

Dopo aver giocato anche nella puntata di giovedì, Simona ha lasciato il programma nella serata di venerdì 7 novembre 2025, al termine della sfida lanciata dall’attuale campione, che ha messo fine alla sua brillante esperienza, seppur veloce.

Puntata del 6 novembre 2025

Dopo la vittoria di mercoledì, Simona Bologna di Pavia è tornata in gara come campionessa in carica, tentando nuovamente il tutto per tutto al gioco finale della Ghigliottina. Anche nella puntata di giovedì ha disputato un’ottima partita, giocata con preparazione, lucidità e un pizzico di fortuna, conquistando ancora una volta il tavolo dell’ultimo gioco.

Le cinque parole da collegare erano: fine, azzurro, zorro, casa, lontano. Il montepremi iniziale di 200mila euro è stato dimezzato progressivamente fino a 12.500 euro. Simona ha scelto “Albero” come parola da abbinare, ma quella corretta era “Sogno”.

Un epilogo che non cancella la brillante performance della concorrente pavese, protagonista di due serate ricche di emozioni e colpi di scena.

Puntata del 7 novembre 2025

Si chiude con un pizzico di amarezza l’avventura televisiva di Simona Bologna a “L’Eredità”. Nella puntata di venerdì 7 novembre, la concorrente pavese ha dovuto lasciare lo studio dopo la vittoria di Gianluca, ex campione determinato a riconquistare il suo posto. La sfida tra i due si è giocata fino all’ultimo secondo, ma Simona non è riuscita a trovare la parola corretta collegata al quesito “dissolutezza, lussuria”, che avrebbe potuto prolungare il suo percorso.

Termina così la sua esperienza nel celebre game show condotto da Marco Liorni: una partecipazione breve ma intensa, che le ha regalato emozioni forti e la soddisfazione di realizzare un sogno nel cassetto.

Al termine della sua avventura, Simona ha rilasciato una breve intervista alla redazione di Prima Pavia, raccontando le sensazioni vissute e l’entusiasmo per questa opportunità unica.

Sfida tra campioni

Intervista a Simona Bologna

Com’è nata l’idea di partecipare a L’Eredità? È stato un sogno che coltivava da tempo?

Sì, assolutamente. Seguo L’Eredità praticamente da quando è iniziato. Era un rito serale che condividevo con mio papà: ci divertivamo a indovinare le parole e a giocare da casa. Per anni non ho mai fatto domanda perché lavoravo e non avevo tempo, ma poi, in un momento particolare della mia vita, ho sentito il bisogno di fare qualcosa per me. Mi piace molto l’enigmistica e il gioco mi ha sempre intrigato. Così ho deciso di provarci. Mi hanno chiamato subito e ho fatto il provino: è andata.

Qual è stato il momento più emozionante vissuto durante le puntate?

Senza dubbio quando sono arrivata alla Ghigliottina. È stato un momento di grande emozione, anche fisica: tremavo, ho dovuto sedermi e bere un po’ d’acqua. Ti ritrovi in un meccanismo molto ben organizzato, seguita passo dopo passo, senza quasi renderti conto di cosa stia succedendo. Quando ho preso in mano il pennarello, ho sentito che era un momento importante, simbolico. Ho cercato di immaginare di essere a casa, per non farmi sopraffare dall’ansia.

È arrivata alla Ghigliottina e ha vinto: cosa ha provato in quel momento?

Una soddisfazione enorme. Un mix di emozione, soddisfazione e gioia. Quando ho avuto l’intuizione della parola, ero quasi sicura fosse quella giusta. Mano a mano che arrivavano gli indizi, la sicurezza cresceva. Vincere è stato bellissimo, anche perché non è così frequente riuscirci. Ho pensato subito che con quella cifra mi sarei regalata un viaggio a New York, un sogno che avevo nel cassetto da anni.

Poi è uscita: si aspettava un percorso così intenso e veloce?

È stato molto veloce, sì. Tre puntate. Avevo eliminato il campione due volte ai Cento Secondi, ma poi lui ha deciso di sfidarmi direttamente. In quella sfida ho perso qualche secondo su alcune domande, ho frainteso un quesito sul “mostro del cinema” e ho risposto Giannini invece di Godzilla. Sono uscita per soli quattro secondi. Mi è dispiaciuto, perché ormai ci avevo preso gusto, ma sono comunque contenta del percorso.

C’è stato un concorrente o una sfida che le è rimasta particolarmente impressa?

Sì, proprio quella con il campione che mi ha eliminata. Mi aveva lanciato una sfida diretta e io, che ho un carattere combattivo, avrei voluto vincerla. Anche i Cento Secondi sono stati intensi: non vedi il tempo, non vedi la domanda, devi rispondere subito su qualsiasi argomento. È una prova che mette alla prova davvero.

C’è qualcosa che il pubblico non vede ma che vale la pena raccontare?

Il clima accogliente e la professionalità dello staff. In pochi minuti riescono a mettere a loro agio sette persone che non sono mai state davanti a una telecamera. Ti seguono in tutto, dalla truccatrice agli autori, e ti fanno sentire come se fossi tra amici. È davvero un ambiente sereno e ben organizzato. Anche Marco Liorni è bravissimo: se c’è un piccolo intoppo, lo risolve con naturalezza, senza che nessuno se ne accorga.

Simona Bologna insieme ai suoi cari

Ha avuto modo di interagire con il conduttore? Che impressione le ha fatto?

Sì, anche se non c’è stato molto tempo per parlare. Quando è arrivato, eravamo già pronti con i cartellini, seduti in ordine di ingresso. Ci ha salutato uno a uno, dicendo due parole su ciascuno, basandosi sulle informazioni che aveva su di noi. È una persona molto positiva, sempre sorridente, e riesce a mettere tutti a proprio agio. Mi ha fatto davvero una bella impressione.

Quanto tempo ha dedicato alla preparazione prima di partecipare?

Mi sono allenata tantissimo con le parole crociate. Da quando ho fatto domanda, ho intensificato l’esercizio. È un tipo di allenamento che aiuta anche quando non conosci direttamente l’argomento: ti abitui a ragionare sulla lunghezza delle parole, sulle lettere che hai, e arrivi più velocemente alla soluzione.

Cosa le ha lasciato questa esperienza, a livello umano e personale?

Una grande soddisfazione. Mi piace fare esperienze nuove, mettermi alla prova. Ho fatto gare di agility col mio cane, gare di scherma, sto restaurando mobili, ho fatto un corso e sto costruendo un presepe storico. Tra le mie diverse “avventure” si annoverano anche numerose immersioni subacquee, anche su relitti, molto emozionanti ma che ormai fanno parte del passato. Ogni anno partecipavo a viaggi di istruzione in Sardegna in barca a vela con i miei studenti, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro. Questa esperienza mi ha lasciato un bel ricordo e un risultato di cui vado fiera. Ma soprattutto, mi ha regalato un abbraccio gigante da amici e alunni che non sentivo da anni.

Ha ricevuto messaggi o complimenti da amici e conoscenti dopo la messa in onda?

Sì, tantissimi. Tramite i social, ma anche per strada. Passeggiando per Pavia, mi è capitato che qualcuno mi guardasse e dicesse: “Lei era all’Eredità, vero?”. È una cosa che mi ha fatto molto piacere. È bello sapere che le persone ti hanno seguito e si sono emozionate con te.

Se potesse tornare in gioco, lo rifarebbe?

Sì, lo rifarei subito. Purtroppo devo aspettare tre anni prima di poter partecipare di nuovo. Ma mi piacerebbe anche provare altri giochi, come La Ruota della Fortuna. Amo mettermi in gioco, in tutti i sensi.