24 FEBBRAIO 2024

Lorenzo Flaherty al Teatro Besostri di Mede con il coinvolgente spettacolo "Solo - Una vita"

Uno spettacolo di particolare intensità che vede l'attore protagonista nei panni di un 20enne costretto ad andare a lottare al fronte dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale

Lorenzo Flaherty al Teatro Besostri di Mede con il coinvolgente spettacolo "Solo - Una vita"
Pubblicato:

Sabato 24 febbraio 2024 al teatro Besostri di Mede, Lorenzo Flaherty è protagonista del coinvolgente spettacolo "Solo - Una vita", scritto e diretto da Monica Massone.

Lorenzo Flaherty al Teatro Besostri di Mede

Il 24 febbraio 2024 approda al Teatro Besostri di Mede lo spettacolo “Solo – Una vita”. Uno spettacolo di particolare intensità che vede Lorenzo Flaherty protagonista nei panni di Antonio Trentin, scritto e diretto da Monica Massone, prodotto da Quizzy Teatro e regia dei video di Sergio Angelo Notti.

Lo spettacolo proseguirà poi la tournée toccando molte città italiane. Uno spettacolo da non perdere, dalla forza straziante che abbraccia un arco narrativo di molti anni portandoci nella tragedia del protagonista attraverso una fortissima sinergia tra attore, video, musiche e luci.

Antonio Trentin, il protagonista, vent'anni, classe 1894, studia per diventare maestro, ma, sfortunatamente, lo scoppio della Prima Guerra Mondiale lo porta al fronte. Antonio è il solo personaggio a essere sulla scena, interpretato dall’attore Lorenzo Flaherty, mentre tutte le altre figure, il padre, la madre, la sorella, il "Professore", sono proiezioni, ombre, citazioni, allusioni, entità senza corpo, senza anima, rappresentazioni di un ruolo, di una carica, di un concetto.

La guerra è, pertanto, la sublimazione all'eccesso di un disagio che Antonio percepisce ma non ha la cultura e la dialettica per esprimerlo, poiché nessuno gliene ha trasmesso gli strumenti, né la scuola, né la famiglia, né, tanto meno, la società.

Tragedia in tre atti

“Solo – Una vita” è una tragedia in tre atti: il primo colloca Antonio entro i confini della famiglia, della scuola e del gruppo di amici, nel secondo la Guerra si avvicina a lui, turbandone gli equilibri sociali, nel terzo si assiste alla progressiva distruzione della sua psiche e della sua identità.

"Lo spettacolo - afferma la drammaturga e regista Monica Massone - tramite il realismo e la credibilità con cui si è cercato di costruire il personaggio di Antonio, la sua rete di relazioni sociali e la circostanza storica e storico - culturale entro cui agisce, vuole essere, altresì, l'esplorazione di una mente in disgregazione, che è costretta a godere della miseria psichica, propria e altrui.

La mia scrittura e regia sia in origine, che durante l’allestimento dell’opera, hanno trasposto, con calibrata misuratezza, azioni, gesti e principi d’uso comune per la tecnologia del XXI secolo all’agire quotidiano di inizio Novecento del protagonista. La scelta di integrare elementi di innovazione, nonché la futuribilità di atti e azioni, a una pièce ambientata durante la Grande Guerra allude al rischio contemporaneo di rendere l’essere umano schiavo della tecnica, similmente a quanto il primo conflitto mondiale fece con importanti scoperte scientifiche, riconvertite in armi di distruzione di massa".

La video-scenografia, diretta dal regista Sergio Angelo Notti, è stata realizzata mediante filmati d’epoca, shooting in location che hanno conservato l’estetica rurale di inizio XX secolo e, in parte, tramite l’Intelligenza Artificiale, e contribuisce a rafforzare il pathos attraverso la sintonia dell’immagine con l’unico personaggio sulla scena.

“SOLO - Una vita” è anche un omaggio di riconoscenza a chi donò la vita per obbedire a degli ordini di morte; è lo sforzo di restituire una dignità a milioni di uomini, oltraggiati dalla guerra, uniformati e dimenticati, nomi, cognomi, professioni, talenti, ambizioni, progetti, speranze prima che soldati, schiacciati sotto il peso della Storia.

“SOLO – Una vita” è un invito allo studio della Storia, per immedesimarsi in una condizione, per pensare come chi ci ha preceduto e, per similitudine, intuire di essere stati tutti oggetto di manipolazione e di sfruttamento, per liberarsi, si spera, dalla coatta accettazione della guerra come espediente per ottenere una "Pace" provvisoria, avvisaglia di un nuovo prossimo conflitto.

L’uniforme militare di scena, indossata da Lorenzo Flaherty, riprodotta con fedeltà su carta-modello dell’epoca, è stata confezionata su misura dalla Sezione “Moda” dell’Istituto “Fermi” di Alessandria. L'oggettistica militare di scena, compreso un originale fucile “Carcano 91” risalente al 1917 (disattivato), nonché la relativa consulenza, è stata messa a disposizione dal Museo Storico “Giuseppe Beccari” di Voghera.

Info spettacolo:

Info e Prenotazioni Biglietti: cell. 3346589859 amiciteatrobesostri@gmail.com

Prevendita dei biglietti mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 presso il Teatro Besostri. Il sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle 15.30 alle 17.30. Prezzo biglietti: 15 euro.

Seguici sui nostri canali