Dal 2 maggio

Aria di ripartenza, riapre al pubblico anche l'Orto botanico di Pavia

Pronto ad accogliere i visitatori in sicurezza e con tante iniziative dedicate a persone di ogni età, famiglie e scuole.

Aria di ripartenza, riapre al pubblico anche l'Orto botanico di Pavia
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Aria di ripartenza: gli Orti botanici della Lombardia pronti ad accogliere i visitatori in sicurezza e con tante iniziative dedicate a persone di ogni età, famiglie e scuole. Domenica 2 maggio riapre anche quello di Pavia.

Riapre al pubblico anche l'Orto botanico di Pavia

Il ritorno della Lombardia in zona gialla, unito al graduale innalzarsi delle temperature, ha portato novità e voglia di ripartenza nelle oasi verdi della Rete degli orti botanici della Lombardia che riaprono le porte al pubblico in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.

Riprendono quindi le visite guidate, i percorsi tematici e i progetti che erano stati messi in stand-by nel periodo di chiusura, per dare una continuazione “pratica” alle numerose attività botaniche “a distanza”, che fin dai mesi più critici della pandemia hanno accompagnato adulti e bambini alla scoperta – virtuale – della natura, di piante e fiori.

Ogni orto botanico della Rete si appresta a riaprire con tempistiche e modalità differenti.

L’orto milanese di Brera è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. La riapertura dell’Orto di Città Studi è prevista per il 4 maggio, dal martedì al giovedì dalle 10 alle 17 e il venerdì dalle 10 alle 16. Le due sezioni di Astino e Città Alta dell’Orto botanico “Lorenzo Rota” di Bergamo accoglieranno i visitatori, per tutto il mese di maggio, nelle seguenti fasce orarie: ad Astino, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19 nei giorni feriali e dalle 10 alle 19 in quelli festivi; in Città Alta ci sarà l’orario continuato dalle 10 alle 19. Il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio, come da consuetudine, riaprirà a giugno e potrà essere visitato tutti i giorni, sabato e domenica compresi. Il Giardino botanico “G. E. Ghirardi” di Toscolano Maderno aprirà al pubblico i suoi 10mila mq di parco dal 20 maggio, il giovedì dalle 10 alle 12 e 30 e dalle 17 alle 19 e 30, il venerdì dalle 17 alle 19 e 30, mentre il sabato e la domenica la mattina dalle 10 alle 12 e 30.

Infine, l’Orto botanico di Pavia riprende le visite in presenza il 2 maggio, dalle 10 alle 18 con prenotazione obbligatoria da effettuare almeno 24 ore prima tramite l’app gratuita Affluences o inviando un’e-mail a prenotazione.musei@unipv.it.

In tutte le sedi gli ingressi saranno contingentati per garantire la sicurezza dei visitatori e del personale. Inoltre è fortemente consigliata, prima della visita, la consultazione del sito dell’orto di riferimento e del sito della Rete www.reteortibotanicilombardia.it per verificare appuntamenti in programma, eventuali variazioni di orario, costi d’ingresso e modalità di prenotazione, se previsti.

Nell’ambito dei percorsi dedicati alle scuole, è partito il progetto LIFEGestire 2020 organizzato dalla Rete degli orti botanici della Lombardia in collaborazione con Azione E5 ed ERSAF, frutto dell’obiettivo comune di diffondere le conoscenze sulla flora lombarda e raggiungere le nuove generazioni. Il focus dell’azione, posto sull’importanza della biodiversità della flora spontanea e sulla sua conservazione, viene descritto nella mostra “Lombardia: un tesoro di biodiversità” (ora visitabile negli orti di Città Studi, Pavia, Bergamo e Toscolano; da giugno anche a Brera e Bormio) e in 27 moduli didattici, destinati alle scuole e al pubblico dei visitatori degli orti botanici della regione. Ad oggi, sono 52 le classi del territorio che hanno aderito ai moduli didattici: nei giorni scorsi l'Orto botanico di Pavia e le scuole primarie di Sommo, Sairano e Zinasco hanno visto bambine e bambini trasformarsi in piccoli scienziati, che si sono cimentati nell’osservazione di reperti vegetali e in giochi di ruolo su specie spontanee e “aliene”.

“L’obiettivo primario che lega tutti i progetti della Rete è sicuramente quello di tornare alla scoperta della natura il prima possibile – spiega Martin Kater, presidente della Rete degli orti botanici della Lombardia – Il bisogno di normalità e di riprendere i contatti con l’elemento naturale, venuti meno nell’ultimo anno, rappresentano una necessità urgente, alla quale ognuno di noi è chiamato a dare ascolto.

È proprio a questa esigenza che la Rete degli orti botanici, con svariate iniziative, cerca di trovare risposta e soluzione. Fin dai mesi più critici della pandemia, gli orti hanno cercato di coinvolgere pubblici di diverse età proponendo attività di botanica a distanza.

Ora, grazie alle riaperture, ci viene data l’opportunità di tornare a immergerci fisicamente negli spazi verdi, toccando con mano le meraviglie che la natura ci offre: solo con l’esperienza diretta delle piante e dei fiori possiamo davvero capire l’importanza della tutela dell’ambiente”.

 

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