Terza edizione

3° raduno Internazionale Lawil: nel mese di giugno a Varzi

L'idea è quella di radunare, non solo virtualmente, tutti gli appassionati di questo modello di auto così raro e ricercato

3° raduno Internazionale Lawil: nel mese di giugno a Varzi
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Lawil: a giugno il raduno internazionale a Varzi: le info e il programma.

Raduno Lawil a Varzi

E’ in programma a Varzi, in provincia di Pavia, per il weekend del 10 e 11 giugno 2023, il 3° raduno Internazionale Lawil, la kermesse organizzata dal Registro Storico Lawil con il Lawil Club Italia. Una festa che si preannuncia molto colorata sia per gli appassionati di veicoli storici e sia per i cittadini di Varzi.

L’idea è partita, nel 2016, dall’intuizione di Matteo Alebrto Sales, appassionato di auto storiche di Bologna, che ha deciso di dar vita un gruppo social in onore della Lawil, casa automobilistica italiana, con sede proprio a Varzi, che ha prodotto autovetture a partire dal 1967 (iniziando da Scattolini) e fino al 1991 (Varzi).

Antonio Danilo Scattolini Prototipo Lawil

Il programma

Gli equipaggi sono stati convocati da tutta Europa sabato 10 giugno 2023 alle ore 9.30 nell’area antistante la Casa dei Servizi C. Azzaretti in Piazza della Fiera a Varzi. Nel pomeriggio si terrà la parata per le vie del centro. A seguire l’omaggio al fondatore della Lawil, Sen. Carlo Lavezzari e alla presidentessa onoraria del Registro Storico Lawil Giuliana Lavezzari, recentemente scomparsa.

A seguire l’esposizione statica in piazza della Fiera per il saluto delle autorità, ispezioni e premiazioni. In serata una cena conviviale con tutti i partecipanti. Domenica 11 giugno sono previste la sfilata verso la casa di nascita del Sen. Lavezzari, a San Pietro Casasco, frazione di Menconico, con il saluto delle autorià e un pranzo sociale presso la sede della proloco del luogo.Tante le soprese previste, con curiosità inedite e aneddoti divertenti alla presenza di Carlo e Marco Ceserani Lavezzari, figli di Giuliana.

Ospite d’onore della giornata di sabato il Car Influencer William Jonathan, appassionato di auto storiche e organizzatore di eventi speciali a larghissima partecipazione, esperto e divulgatore di modelli storici particolarmente rari, che ha commentato: “Sono felicissimo di essere stato invitato a partecipare ad un incontro all’insegna dell’amicizia e della passione e mi trovo totalmente allineato agli obiettivi del Lawil Club Italia e del Registro Storico Lawil che sono la salvaguardia del ricordo della produzione automobilistica della Lawil Costruzioni Meccaniche e Automobilistiche. Attraverso la promozione delle automobili prodotte, la diffusione delle notizie disponibili relative alle vetture, ogni possibile supporto tecnico e non, si dà uno strumento utile a chi desidera avvicinarsi al mondo Lawil, o a chi ne fa già parte e necessita banalmente di un aiuto. Un modo, tra l’altro intelligente e direi necessario, per mappare le simpatiche vetturette sopravvissute, sia quelle vendute con il marchio Lawil, sia quelle vendute a marchio Willam”.

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A proposito di Lawil

La Lawil è stata una casa automobilistica italiana con sede a Varzi, che ha prodotto autovetture a partire dal 1968 e fino al 1980. La prima Varzina, che nasce nel 1971 e prende il nome dalla città di Varzi, fu disegnata dalla Carrozzeria Scattolini ed equipaggiata con il motore della Innocenti Lambretta 125 cc. Ne venivano costruiti circa 5 esemplari al giorno. Era disponibile in versione berlina, aperta e Furgone Break.

La nascita della vetturetta, lunga 1,78cm, fu promossa dall’imprenditore italiano Carlo Lavezzari. Fu presentata al salone dell’automobile di Parigi del 1966 come prototipo e fu notata dall’imprenditore francese Henri Willam che ne commissionò la produzione in serie facendo nascere la Lawil, acronomo dell’unione dei due cognomi Lavellari e Willam. Nel tempo l’originaria motorizzazione della Lambretta 125 cc fu sostituita da un 175 cc e poi da un BCB di 250 cc, e le ruote da 8 pollici furono sostituite da nuove ruote da 10 pollici.

Michele Calvi, tecnico meccanico della città di Varzi, e dipendente della ditta Lawil, si occupò della trasformazione del prototipo iniziale del modello furgone break e collaborò con i tecnici francesi negli anni successivi al 1985, quando la Varzina non veniva più commercializzata in Italia continuando invece in Francia fino al 1988. La Lawil Varzina poteva trasportare due passeggeri e con la meccanica della Lambretta e motori monocilindrici due tempi. Nel tempo la vettura fu allungata nel 1969 di 27 cm e nel 1980, poco prima della cessazione della produzione, di ulteriori 20 cm.

Oggi Lawil conta migliaia di appassionati in tutto il mondo con diversi gruppi facebook dedicati, tra cui spicca l’italianissimo ‘Registro storico Lawil’, fondato da Matteo Sales e supportato da centinaia di appassionati di tutta Italia.

Registro Storico Lawil e il Lawil Club Italia

Il Registro Storico Lawil, nato per mappare le vetture a marchio Lawil, è una realtà associativa totalmente esente da fini di lucro e non intende pertanto richiedere ai propri membri alcuna quota associativa. Matteo Alberto Sales, nel 2016, ha creato il gruppo facebook “Registro storico Lawil”, diventandone Presidente, con il motto “Piccoli per sempre!”.

Il suo entusiasmo non ha lasciato indifferente i cultori del modello e il pre-esistente Lawil Club Italia di Leonardo Boveri, che è anche co-presidente del Registro Storico Lawil, tra cui tra i massimi sostenitori il Car influencer William Jonathan, Maurizio Arancio di Varzi, coordinatore il loco delle attività del Registro e Massimiliano Idonea dello Studio Grafico Carattere di Misterbianco (CT) che cura tutta la comunicazione grafica e gli altri circa 1000 utenti ad oggi.

Gli appassionati del modello hanno deciso assieme, dopo il grandissimo successo dell’ultimo evento del 2019, di celebrare questa passione comune coinvolgendo il maggior numero di possessori dei modelli Lawil/Willam da tutta Europa. La loro idea è quella di radunare, non solo virtualmente, tutti gli appassionati di questo modello di auto così raro e ricercato, al fine di raccogliere il maggior numero di informazioni e visitare un territorio bellissimo della nostra penisola come l’Oltrepò Pavese.

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