Fate D'argento, prima medaglia olimpica femminile nel 1928 ad Amsterdam
Le giovani ginnaste che scrissero la storia dello sport femminile aggiudicandosi il secondo posto
L'Italia torna sul podio con l'argento delle Fate nella disciplina di ginnastica artistica, dopo quasi un secolo dall'ultima medaglia guadagnata dalla nazionale azzurra femminile. Le Fate D'Argento, ginnaste di Pavia, conquistarono la prima medaglia olimpica femminile alle Olimpiadi del 1928.
Olimpiadi di Parigi 2024
Portano a casa il secondo posto le ginnaste azzurre che, nelle Olimpiadi di Parigi hanno raggiunto il podio ottenendo uno storico risultato. L'ultima medaglia azzurra nella disciplina di ginnastica artistica risale al 1928, quando delle giovanissime atlete pavesi vinsero la prima medaglia olimpica femminile.
Un traguardo inaspettato quello raggiunto dalla squadra italiana, posizionatasi dietro gli Stati Uniti e seguita dal Brasile e dalla Gran Bretagna. Giorgia Villa, atleta di Brembate, ha chiuso il suo esercizio alle parallele dove ha ottenuto un punteggio di 13.766, contribuendo così al raggiungimento del secondo posto.
Fate D'Argento di Pavia
Un risultato del genere non si otteneva dal 1928, quando le Fate D'Argento ottennero la prima medaglia olimpica femminile nei Giochi Olimpici di Amsterdam, tenuti quasi un secolo fa. Le 12 giovanissime ginnaste, provenienti da Pavia, non superavano i 17 anni di età. Luigina Giavotti non aveva ancora 12 anni, Lavinia Gianoni era solo una 17enne e le rimanenti 9 ginnaste non superavano i 15 anni.
A capo della squadra c'era Carla Marangoni, di soli 12 anni, chiamata per errore Clara dai notai dalla gara. Fu l'unica a proseguire gli allenamenti, fino ai suoi vent'anni, per poi spegnersi nel 2018 all'età di 102 guadagnando il primato di medaglia olimpica più longeva del mondo.
Si allenavano all'aperto, nella piazza Castello di Pavia, seguite ed accompagnate dal professore di educazione fisica, Gino Grevi, e da Maria Visi. Tornate da Amsterdam, dopo aver scritto la storia della sport femminile italiano, tornarono alle loro vie nel pavese.