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Trenord contro Mi.Mo.Al, il M5S scrive al Ministro Giovannini: "Sprezzante atto di forza contro i pendolari"

L’oggetto della missiva è la “richiesta di risarcimento danni per diffamazione e violazione del diritto d’autore” recapitata da Trenord all’associazione che riunisce i pendolari della linea Milano-Mortara-Alessandria.

Trenord contro Mi.Mo.Al, il M5S scrive al Ministro Giovannini: "Sprezzante atto di forza contro i pendolari"
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Trenord contro Mi.Mo.Al, il M5S scrive al Ministro Giovannini. Verni (M5S): «Sprezzante atto di forza contro i pendolari. Sia trovata soluzione pacifica» .

Trenord contro Mi.Mo.Al, il M5S scrive al Ministro Giovannini

«Confidiamo in un vostro intervento, affinché la vicenda possa trovare una soluzione pacifica e condivisa tra le parti prima del prossimo 17 novembre, data in cui è prevista la prima udienza alla sezione civile del foro di Milano» lo scrivono i Consiglieri Regionali del Movimento Cinque Stelle impegnati in commissione Territorio e Infrastrutture - Verni, Di Marco, De Rosa e Fiasconaro - in una lettera indirizzata al Ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini, ai vertici di Trenitalia, FS, FMN e alla Presidente di Trenord. L’oggetto della missiva è la “richiesta di risarcimento danni per diffamazione e violazione del diritto d’autore” recapitata da Trenord S.r.l all’associazione Mi.Mo.Al., associazione che riunisce i pendolari della linea Milano-Mortara-Alessandria.

"Non ci faremo intimidire"

«La rivisitazione, in chiave satirica e sotto forma di parodia, di un video di auguri natalizio fatta da una piccola associazione di pendolari, non può essere oggetto di una richiesta di risarcimento di 10 mila euro» spiega il Consigliere Regionale Simone Verni:

«Non ci facciamo intimidire da atti di arroganza. È evidente come una piccola associazione di categoria non abbia gli strumenti per far fronte alle spese processuali di un simile procedimento e pertanto sarebbe costretta a soccombere, se non sparire, qualora questa spropositata prova di forza dovesse andare avanti» dichiara Verni: «I rapporti di forza in campo sono talmente sbilanciati, che persino scomodare l’esempio di Davide contro Golia risulterebbe inadeguato. Basta pensare che Mi.Mo.Al persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale volte a promuovere il trasporto pubblico su rotaia come mezzo ecologico contando unicamente sul contributo di 5 euro versato dai tesserati».

Simone Verni

«Regione Lombardia» ricorda infine Di Marco «riconosce per legge (legge regionale 6 del 2012) un ruolo ai pendolari nei processi decisionali legati al trasporto pubblico locale, in quanto interlocutori vigili e propositivi in merito al miglioramento del servizio. Motivo per cui lavoriamo affinché questa spropositata controversia legale venga risolta attraverso una soluzione pacifica e condivisa capace di soddisfare le parti in causa, tenendo anche conto che il 2021 è l anno europeo del trasporto ferroviario e che non sarebbe affatto opportuno celebrarlo con un contenzioso contro i pendolari» conclude il Consigliere Regionale.

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