Trasporti eccezionali sulle nostre strade: Regione striglia Province e Comuni

Gli enti locali devono pubblicare cartografie ed elenchi delle strade percorribili.

Trasporti eccezionali sulle nostre strade: Regione striglia Province e Comuni
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Se gli enti locali pubblicassero sul proprio sito istituzionale le cartografie e gli elenchi delle strade percorribili, sarebbe molto più semplice organizzare il passaggio dei trasporto eccezionali.

Trasporti eccezionali: si cambia

Due lettere di sollecito affinchè Province e Comuni adottino le misure predisposte da Regione Lombardia per semplificare e velocizzare i procedimenti autorizzativi relativi ai trasporti eccezionali.

Le hanno inviate alle Province lombarde, alla Città metropolitana di Milano e all’Anci Lombardia gli assessori regionali Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile), e Fabio Rolfi (Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi).

L’ultimo trasporto eccezionale che ha recentemente attraversato l’Isola bergamasca

Trasporto eccezionale nell’Isola Bergamasca LE IMMAGINI DAL DRONE

Maxi trasporto eccezionale in movimento lungo l’Isola Bergamasca FOTO e VIDEO

Cosa dovranno fare ora le province

“Le linee guida per snellire l’iter, varate dalla Giunta regionale il 24 luglio 2017 e aggiornate il 2 febbraio 2018, prevedono, tra le altre cose – scrivono Terzi e Rolfi – che gli Enti proprietari delle arterie stradali pubblichino sul proprio sito istituzionale le cartografie e gli elenchi delle strade percorribili dai veicoli in questione. Questa misura consente, per le categorie individuate, di sostituire i nullaosta e i pareri che la legge impone di acquisire dai medesimi enti proprietari, a volte particolarmente numerosi”.

Quando il mitico trasporto eccezionale da Genova è arrivato in alta Valtellina pochi mesi fa:

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Il trasporto eccezionale diventa uno show: in centinaia ad assistere VIDEO

Ancora il viaggio del “Gigante” fino a Premadio, in provincia di Sondrio:

“Purtroppo ancora oggi – proseguono gli assessori – dobbiamo constatare come le pubblicazioni effettuate da parte degli Enti proprietari coprano solo parzialmente il territorio regionale e, soprattutto, non consentano di dare continuità agli itinerari strategici per la circolazione di queste tipologie di veicoli e trasporti”.

L’inadempienza vanifica la semplificazione

“Questa inadempienza – si legge ancora – che vanifica l’azione complessiva di semplificazione, è particolarmente evidente per alcune categorie di veicoli come le macchine agricole eccezionali, che nella maggioranza dei casi non presentano problemi di massa”.

Sempre il “Gigante” quando ha attraversato la Brianza nel marzo scorso:

La Regione ha più volte sollecitato gli attori in campo attraverso lettere inviate all’Anci e a tutti i Comuni lombardi:

“Inoltre l’accordo per rendere operativa la piattaforma Te-online, che consente di gestire in via telematica la procedura relativa alle diverse fasi delle autorizzazioni, e per implementare l’archivio stradale regionale non è stato ancora sottoscritto dalle Province di Bergamo, Lecco e Sondrio. E’ necessario che ognuno faccia la sua parte perchè si tratta di un tema di grande importanza per il tessuto agricolo e produttivo lombardo: assurdo ignorare le esigenze delle imprese che chiedono procedure più semplici e rapide per il rilascio dei permessi”.

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La partenza del “Gigante” da Genova:

Il Governo prenda la Lombardia come modello

L’auspicio è che il modello lombardo di efficienza, anche da questo punto di vista, possa essere esteso a livello nazionale:

“Riteniamo necessaria un’azione congiunta verso il Governo appena insediato – concludono Terzi e Rolfi – affinchè inserisca nel codice della strada e nel suo regolamento attuativo elementi di semplificazione normativa, soprattutto per le categorie di veicoli meno impattanti sulle infrastrutture come le macchine agricole e le macchine operatrici eccezionali, consapevoli che ogni provvedimento di semplificazione in nessun caso può comportare il venir meno dei requisiti di sicurezza della circolazione e di conservazione dell’infrastruttura stradale”.

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