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Riapertura Pronto Soccorso Mede: "Molto grave bocciatura a priori degli ordini del giorno"

E' il duro commento di Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd di fronte alla scelta del centrodestra di non prendere nemmeno in considerazione gli ordini del giorno dell’opposizione di carattere territoriale.

Riapertura Pronto Soccorso Mede: "Molto grave bocciatura a priori degli ordini del giorno"
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Giuseppe Villani duro contro la Giunta regionale di non prendere nemmeno in considerazione gli ordini del giorno, tra cui quello della riapertura del Pronto Soccorso di Mede, dell’opposizione di carattere territoriale.

Riapertura Pronto Soccorso Mede: "Molto grave bocciatura a priori degli ordini del giorno"

“Lo ha chiesto il consiglio comunale di Mede, lo sostengono da tempo i sindaci del territorio di ogni orientamento politico, i miei colleghi consiglieri regionali pavesi degli altri schieramenti sono d’accordo: eppure, non sapendo come giustificare un voto che sarebbe stato contrario, la Giunta regionale e la maggioranza di centrodestra si sono inventati una scusa per votare contro l’ordine del giorno per la riapertura totale del Pronto soccorso di Mede. È una cosa molto grave, se si pensa che la mancanza di un servizio per intervenire in emergenza ha già provocato anche una vittima”, è duro il commento di Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd, di fronte alla scelta del centrodestra che governa Regione Lombardia di non prendere nemmeno in considerazione gli ordini del giorno – tra cui quello relativo al punto di autopresentazione di Mede, così come quello relativo all’organizzazione delle case di comunità in provincia di Pavia – dell’opposizione di carattere territoriale, in votazione durante le ultime ore di maratona sulla riforma della sanità lombarda, votata solo dalla maggioranza.

“È davvero incredibile che il centrodestra si sia rifiutato di trattare gli ordini del giorno cosiddetti territoriali, che sono al contrario molto importanti per fornire degli indirizzi politici alla Giunta. Non si trattava evidentemente di modificare il testo della legge, ma di dare, appunto, un’indicazione su alcune questioni rilevanti. Abbiamo vibratamente protestato in apertura di seduta, ma non c’è stato verso”, fa sapere ancora Villani.

Per il Pd “è molto grave che la Giunta regionale abbia deciso di bocciare a priori ogni ordine del giorno basato su richieste relative a un preciso presidio sanitario”.

Ma un po’ tutto l’atteggiamento tenuto durante la maratona sulla riforma dai gruppi di maggioranza puntava a “impedire al consiglio di determinare la politica della Giunta, calpestando la dignità dell’Aula e quindi dei cittadini, di cui noi siamo rappresentanti e portavoce, anche dall’opposizione, in quanto garanti della dialettica democratica. È il modo più sbagliato di chiudere la discussione sul futuro della sanità lombarda. Per quanto riguarda il territorio pavese, a farne le spese sarà il presidio ospedaliero di Mede e tutti coloro che vi afferiscono anche dai paesi vicini”, conclude il consigliere Pd.

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