A PAVIA

Parlano i due politici vittime dell'aggressione fascista in centro a Pavia

Le dichiarazioni degli esponenti politici dopo l'aggressione avvenuta in pieno giorno a Pavia

Parlano i due politici vittime dell'aggressione fascista in centro a Pavia
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Dopo l'allucinante episodio di violenza di sabato 4 maggio 2024 a Pavia, parlano i protagonisti Luca Testoni e Lorenzo Colombo.

L'aggressione a Luca Testoni e Lorenzo Colombo

Nel pomeriggio di sabato scorso, i due esponenti politici si sono ritrovati vittime di una violenta aggressione mentre svolgevano una semplice attività di volantinaggio. Padre e figlio, entrambi non giovani, hanno attaccato verbalmente e poi fisicamente i due attivisti che volevano solo porgere loro un volantino.

Frasi sconcertanti ed inaccettabili quelle usate dal padre, seguite dal figlio che ha poi colpito per la prima volta il referente regionale dell'Unione Giovani di Sinistra giovanile Lorenzo Colombo, affermando di essere un "fascista" e perfino "figlio di Mussolini". 

Entrambe le vittime sono state poi accompagnate in Ospedale, dove il personale sanitario ha loro assegnato alcuni giorni di prognosi. Nonostante l'accaduto però, entrambe non si sono lasciate intimidire dalla tensione generata dall'aggressione.

Luca Testoni e Lorenzo Colombo si dicono, infatti, determinati a contrastare in ogni modo i movimenti neofascisti ancora presenti all'interno di un Paese Antifascista.

Le parole delle vittime dell'aggressione

Luca Testoni e Lorenzo Colombo hanno dedicato alcuni minuti del loro tempo per esporre la loro posizione su quanto accaduto e su come inciderà sulla campagna elettorale.

"C'è un clima estremamente preoccupante, stiamo parlando di un'aggressione in pieno pomeriggio, senza dimenticare che poche settimane fa durante il corteo in sostegno di Ilaria Salis abbiamo assistito ad un'altra aggressione da parte delle forze neofasciste. Indica un clima veramente pericoloso all'interno della città - afferma il Segretario Sinistra Italiana Pavia Luca Testoni - Questa è l'ennesima dimostrazione che in Italia sono ancora presenti forze neofasciste sono, un fatto che non può essere preso sotto gamba.

Inoltre è la dimostrazione del totale fallimento delle accortezze politiche sulla sicurezza nel nostro Paese. Non si è mai voluto veramente intervenire, in Italia, per sciogliere i partiti neofascisti presenti, è necessario un intervento netto.  Noi non ci faremo intimidire da questi episodi, continueremo con più forza di prima. Questa situazione ci fa capire l'importanza di lottare, con i mezzi democratici che queste persone evidentemente non conoscono".

Queste le dichiarazioni che il segretario di Sinistra Italiana Pavia ha rilasciato a Prima Pavia, seguite poi dalle affermazioni del Referente Regionale Lorenzo Colombo:

"Questo evento ci dà ancora più forza. Il 25 Aprile a Milano ha dimostrato che c'è un popolo antifascista che vuole un'Italia diversa e che continua a dimostrarlo nelle piazze del Paese. Noi continueremo a batterci per una Pavia solidale, per una Pavia accogliente, per una Pavia che mette al primo posto la transizione ecologica e combatte la crisi climatica, che restituisce le ricchezze e distrugge le disuguaglianze. Una Pavia che restituisca dignità alle istituzioni che dalla Giunta sono state messe a repentaglio. Noi continueremo a raccontare questa idea di Pavia.

Anzi è un segnale ancora più forte del fatto che il Centrodestra, che ha fatto le campagne elettorali per anni sulla sicurezza della città, non ha realmente creato sicurezza perché in due giorni sono accaduti già due episodi. Prima il sindaco ha dovuto fermare uno scippo in pieno centro e noi siamo stati aggrediti . Mi chiedo che idea di sicurezza sia questa. Evidentemente non stanno funzionando le formule della destra. Noi racconteremo perché le formule della destra sono sbagliate e i pavesi potranno cambiare le cose l'8 e il 9 giugno".

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