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La Lomellina e i 1.000 anni della Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello

Ruggero Invernizzi, consigliere regionale di Forza Italia, vuole ricordare il valore per tutto il territorio di questa importante ricchezza storica

La Lomellina e i 1.000 anni della Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello
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La Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello sta per celebrare, nel 2025, i suoi primi mille anni di storia. Ruggero Invernizzi, consigliere regionale di Forza Italia, vuole ricordare il valore per tutto il territorio di questa importante ricchezza della Lomellina.

La Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello

“La Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello è una delle massime realizzazioni della prima architettura romanica europea, in virtù della straordinaria carica sperimentale che essa esibisce sia sul piano architettonico che artistico. La collocazione certa della chiesa lomellina ai decenni iniziali dell’XI secolo ne fa l’espressione più emblematica per il territorio lombardo del fervore costruttivo degli anni attorno al Mille. La data di fondazione di questa straordinaria fabbrica è da attribuirsi a Ottone, figlio del giudice pavese Cuniperto, che verrà ricordato dal 1001 al 1025 come protospatarius, conte palatino, Conte di Pavia e, infine, nel 1018 Conte di Lomello. È senz’altro al conte Ottone, figura di primo piano della politica ottoniana nell’Italia settentrionale, e ai suoi successori che va ricondotta l’iniziativa della costruzione di una basilica tanto mirabile, come già intuito un secolo fa dal grande studioso americano Arthur Kingsley Porter”.

Una ricorrenza per valorizzare il territorio

“Proprio per una piena valorizzazione del territorio a trecentosessanta gradi, dal punto di vista culturale e turistico anzitutto, oltre che di valorizzazione dei prodotti agricoli territoriali, si sta valutando di programmare una serie di iniziative di ampio spessore che possano anzitutto ricordarci l’importanza di una ricorrenza che rappresenta molto per tutta la popolazione da un lato ed una straordinaria opportunità dall’altro, di rivalutare appieno quelle che sono le peculiarità del nostro territorio lomellino. Un’area che rappresenta un unicum paesaggistico grazie all’alternanza di antichi centri urbani, aree di grande valore naturalistico e distese a perdita d’occhio di fertile campagna.

La Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello

Lomellina, la piccola Loira della Lombardia

“Questo territorio, ricco di risorgive e di acque superficiali, fin dalla fine del XV secolo si rivelò adatto a piantare i semi del riso, una pianta di origine tropicale. ll riso coltivato nelle risaie, in campi perfettamente livellati, per permettere all’acqua di defluire facilmente, e divisi in vasche mediante argini di terra alti 30-40 centimetri. In primavera, tra aprile e maggio, dopo l’aratura i campi vengono inondati. Durante l’inondazione dei campi le risaie della Lomellina, estese su 90.000 ettari, diventano altrettante lagune artificiali di colore argenteo, che si trasformano in verde pastello con la crescita delle piante: uno spettacolo meraviglioso. Quando le risaie sono allagate, il paesaggio della Lomellina riflette nei suoi specchi d’acqua i tantissimi castelli del territorio. Infatti, qui non dominano solo le risaie: ovunque si trovano piccoli centri abitati e il territorio è disseminato di castelli fra cui quello di Lomello, non a caso la Lomellina è stata definita ‘la piccola Loira della Lombardia’.

Sono tutte ragioni che ci fanno dire come sia importante oggi, alla vigilia di una ricorrenza unica come i 1000 anni della Basilica di Santa Maria Maggiore, spendere energie, idee, e progetti funzionali atti a far risplendere la nostra Lomellina, territorio così unico e particolare che ha in sé diverse peculiarità che sicuramente non mancheranno di essere esaltate grazie a una serie di iniziative che diversi enti, Regione Lombardia inclusa, metteranno in campo per celebrare il primo millennio della Basilica”.

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