Timido miglioramento

In Lombardia l’indice Rt scende, ma per sperare nella zona arancione si dovrà attendere fino (almeno) al 28 marzo

Ai lombardi tocca aspettare il nuovo monitoraggio del 26 marzo.

In Lombardia l’indice Rt scende, ma per sperare nella zona arancione si dovrà attendere fino (almeno) al 28 marzo
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In Lombardia l’indice Rt scende a 1.13, da zona arancione. Ma, come racconta Prima Bergamo, questo non è l'unico parametro alla base della classificazione delle regioni nelle diverse fasce di rischio. Inoltre, l'ordinanza firmata la scorsa settimana dal ministro della Salute ha una validità di 15 giorni.

In Lombardia l’indice Rt scende a 1.13

Gli effetti positivi delle misure restrittive introdotte in Lombardia prima con la zona arancione rafforzata e ora con l’inserimento in zona rossa iniziano a farsi più evidenti. Già dalla scorsa settimana le autorità sanitarie avevano iniziato a parlare di segnali di un’inversione nella tendenza della curva epidemiologica. Segnali confermati dal consueto monitoraggio settimanale, tenutosi venerdì 19 marzo 2021, eseguito dall’Istituto superiore di sanità: l’indice Rt lombardo, calcolato sui casi positivi, è infatti passato da 1.30 al valore di 1.13.

L’Rt considera dati di dieci giorni fa

Segnale che la velocità di diffusione dell’epidemia su scala regionale sta rallentando e che il miglioramento, per quanto possa essere spiacevole, lo si deve soprattutto alle restrizioni e alla limitazione alla circolazione delle persone. In particolare, essendo l’indice Rt calcolato sui dati di una decina di giorni fa, possiamo dire che l’Rt stimato oggi fa riferimento ai giorni in cui eravamo in zona arancione rafforzata. La speranza, dunque, è che la prossima settimana cali ulteriormente.

Fino (almeno) al 28 marzo in zona rossa

Detto ciò, a oggi il valore del parametro classificherebbe la Lombardia in zona arancione. Tuttavia questo non è il solo indicatore che determina il collocamento di una Regione in una fascia di rischio più o meno elevata. Ma, soprattutto, la Lombardia resterà ancora in zona rossa perché l’ordinanza firmata dal ministro Speranza ha una validità di due settimane e resterà in vigore fino ad almeno lunedì 29 marzo. Si può cambiare colore dopo appena una settimana solamente nel caso in cui la situazione peggiori, e fortunatamente non è questo il caso.

La settimana prima di Pasqua

Insomma, ai lombardi tocca aspettare il nuovo monitoraggio del 26 marzo. Se il miglioramento dell’Rt dovesse essere confermato (ma anche il dato sull’incidenza e sulle ospedalizzazioni), allora prima del week-end in zona rossa “forzata” di Pasqua (il 3, 4 e 5 aprile, per decreto, tutta Italia sarà in zona rossa a prescindere dal colore delle Regioni) ci potrebbe essere una settimana di zona arancione. Che, soprattutto per tanti commercianti, sarebbe una differenza non da poco.

Le nuove classificazioni

  • Regioni rosse: Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio,  Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, Campania
  • Regioni arancioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Sicilia, Umbria, Toscana, Valle d'Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Molise e Sardegna.
  • Regioni gialle: nessuna
  • Regioni bianche: nessuna
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