Palazzo Lombardia è destinato a cambiare radicalmente con l'arrivo del nuovo presidente Attilio Fontana. Tra pochi giorni, infatti, ci sarà la proclamazione degli eletti (dopo il 20 marzo ogni giorno è buono), la nomina della nuova Giunta (sicuramente prima di Pasqua) e la scelta dei nuovi dirigenti (dopo Pasqua). Ma andiamo con ordine.
Possibili nomi
Il nuovo Consiglio regionale risulta in gran parte rinnovato, nei volti e negli schieramenti (la squadra della Lega supera quella di Forza Italia) e nuovo sarà anche il presidente del Consiglio regionale: il varesino Raffaele Cattaneo, esponente di "Noi con l'Italia - Udc" bocciato senza appello dagli elettori. Stando ai rumors, probabilmente, dovrà cedere il posto al comasco Alessandro Fermi, recordman delle preferenze in provincia di Como e terzo tra gli esponenti di Forza Italia. Il presidente del Consiglio regionale ha grande visibilità e importanza dal punto di vista politico-istituzionale e Fermi ha tutte le carte in regola per guidare la pattuglia dei consiglieri regionali. L'alternativa potrebbe essere rappresentata dal milanese Fabio Altitonante, pure lui forzista. A rivendicare lo scranno però ci sono pure i centristi (al Pirellone sono entrati Luca Del Gobbo per "Noi con l'Italia" e Manfredi Palmieri di “Energie per l'Italia Parisi”). Vorrebbero un loro rappresentante, magari recuperando proprio l'escluso Cattaneo. Operazione, però, molto difficile visto il modesto peso conseguito nelle ultime elezioni dai due partitini.
Giunta: i nomi della Lega
Contemporaneamente alla presidenza del Consiglio regionale, la coalizione di centrodestra dovrà definire la nuova Giunta. Il primo scoglio è il numero degli assessorati: 14 o 16? Molto probabilmente si opterà per quota 16. Se così sarà alla Lega toccheranno 8/9 posti: in pole position c'è il valtellinese Massimo Sertori (ben 8.809 voti personali) per il quale si vorrebbe istituire l'assessorato alla Montagna. Altro nome certo è il bresciano Fabio Rolfi, il recordman delle preferenze leghiste. Un posto di rilievo dovrebbe avere Davide Caparini, ex parlamentare e tra gli strateghi della campagna elettorale di Fontana, oltre a Stefano Bruno Galli, che ha dato vita alla Lista civica di Fontana. La Lega però ha il problema delle donne visto che Fontana ne vorrebbe almeno 4 del Carroccio nel nuovo Esecutivo. La varesina Francesca Brianza al momento è la più gettonata, seguita dalla bergamasca Claudia Terzi, che però vorrebbe optare per il Parlamento. Almeno tre sono le opzioni "esterne": la cremasca Cristina Cappellini, assessore uscente alla Cultura, la pavese Silvia Pani e la bergamasca Elena Poma.
Forza Italia ecco i papabili
Altri 5/6 posti toccano a Forza Italia: in pole position ci sono il milanese Giulio Gallera, assessore alla Sanità uscente, che vorrebbe essere riconfermato nella stessa posizione. La milanese Silvia Sardone, new entry per la quale si ipotizza l'Istruzione, e il brianzolo Fabrizio Sala, che punta alla vice presidenza e a un assessorato legato alle imprese come le Attività produttive. Ad entrare nella stanza dei bottoni poi dovrebbe essere il bresciano Alessandro Mittinzoli. Un posto potrebbe essere riservato anche a Fermi, nel caso non dovesse fare il presidente del Consiglio regionale, o Altitonante. Qualche possibilità anche per il bergamasco Paolo Franco e il lecchese Mauro Piazza. Fratelli d'Italia potrebbe ripresentare Viviana Beccalossi.