La replica

Giovani psicologi vaccinati, l’Ordine contro Draghi: “Nessuno ha scavalcato. Le priorità le ha date il Governo”

L'Ordine: "L'ultimo Decreto trasforma la facoltà in obbligo, esteso a tutti gli iscritti agli Ordini sanitari non per proteggere i sanitari ma le persone, bambini e adulti, da loro seguiti".

Giovani psicologi vaccinati, l’Ordine contro Draghi: “Nessuno ha scavalcato. Le priorità le ha date il Governo”
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L’Ordine degli Psicologi risponde alle critiche lanciate ieri sera, giovedì 8 aprile 2021, in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il premier, come riporta Prima Saronno, ha dichiarato che si deve smettere di “vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani, i ragazzi, psicologi di 35 anni”. Peccato però che a obbligare alla loro vaccinazione sia stato proprio il suo ultimo decreto.

Giovani psicologi vaccinati: il Governo obbliga, Draghi si lamenta

Giovani psicologi, e giovani sanitari in generale, vaccinati prima degli over 70: scandalo. Draghi ieri sera nel censurare il comportamento di chi avrebbe “saltato la fila” per essere vaccinato prima se l’è presa anche con gli “psicologi di 35 anni”. Che però la fila non l’hanno scavalcata, dato che rientrano fra le professioni sanitarie che devono ricevere obbligatoriamente e prioritariamente il vaccino. In base al Decreto e agli accordi con l’Ordine presi dal suo Governo e firmati proprio da lui.

Di seguito la lettera di David Lazzari, Presidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi

“Può capitare di essere ottimi tecnici ma non brillare come comunicatori. Sorprendono infatti le affermazioni del presidente Draghi che nella sua conferenza stampa ha parlato di giovani psicologi che si fanno vaccinare scavalcando le persone anziane. Sorprendente da molti punti di vista: perché nessuno di noi ha chiesto di avere priorità, è stato il Governo a decidere le priorità vaccinali, ed in queste sono state incluse tutte le professioni sanitarie. Perché addirittura l’ultimo Decreto trasforma la facoltà in obbligo, esteso a tutti gli iscritti agli Ordini sanitari. Perché queste priorità e questi obblighi non sono determinati dal fine di proteggere i sanitari ma le persone, bambini e adulti, da loro seguiti“.

E allora, signor Presidente, le dico che non ci sono solo gli Psicologi del SSN, ma ci sono le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano nella scuola per sostenere il disagio determinato da un anno di scuole chiuse; ci sono, signor Presidente, le migliaia di di psicologhe e psicologi che lavorano con soggetti fragili, bambini diversamente abili, con problemi di sviluppo e con le loro famiglie; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano con gli anziani, RSA, malati oncologici, persone con patologie croniche, nel fine vita; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che sono a fianco delle tante, troppe persone, che non ricevendo risposte dal pubblico per la mancanza scandalosa di psicologi, si rivolgono al privato.

Come li vogliamo considerare, signor Presidente, queste decine di migliaia di professionisti della salute psicologica? Ma soprattutto, come vogliamo considerare i bambini, i giovani, le donne, gli uomini, gli anziani, che stanno aiutando e che non sono vaccinati o non possono esserlo? Persone che non meritano nessuna protezione? Le persone che in Italia, ogni giorno, hanno bisogno di un aiuto psicologico sono un popolo. Un popolo al quale sinora il Governo non ha dato risposte. Ora vogliamo dire che tutti quelli che chiedono aiuto ad uno psicologo non sono meritevoli di protezione?

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