Farmaci online, Lombardia prima a mettere una stretta alle farmacie del web

Il presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti: "Tuteliamo la salute dei cittadini".

Farmaci online, Lombardia prima a mettere una stretta alle farmacie del web
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Farmaci online, approvata la mozione della Lega per porre dei limiti alla vendita di medicinali via web.

Farmaci online, la Regione vuole controlli

“La Lombardia è la prima Regione in Italia a prevedere misure di contrasto alla vendita indiscriminata dei farmaci online. Siamo precursori di una nuova frontiera della tutela della salute e della sicurezza, che potrà essere presa ad esempio dalle altre Regioni e anche dal Parlamento italiano”. A parlare è il presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti (Lega) a margine della conferenza stampa convocata a Palazzo Pirelli, insieme alla Presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca, dopo il voto unanime del consiglio alla mozione che limita la vendita di farmaci online.

Su internet, un farmaco su 3 non ha principio attivo

La ratio della mozione è tutta nella tutela del consumatore: “Si tratta di un provvedimento nato dal confronto con la Presidente di Federfarma Annarosa Racca – spiega Monti – per tutelare la salute dei cittadini dai rischi che derivano dalla vendita senza regolamentazione. I dati parlano da soli: nel 32 per cento dei casi, secondo l’Ocse, ci troviamo di fronte a farmaci senza principio attivo. Quindi, nel migliore dei casi sono prodotti che non hanno alcun effetto, nel peggiore causano gravi problemi alla salute”. Ma dove si comprano i farmaci via internet? Non c’è bisogno di raggiungere le profondità del dark web, il “lato oscuro” di internet dove è possibile comprare di tutto, dalle armi agli stupefacenti. La quasi totalità delle vendite di farmaci su internet avviene da siti “normali”, alla portata di tutti e raggiungibile da un qualsiasi motore di ricerca. Anche degli adolescenti.

Federfarma: “Serve informazione”

“Ringrazio veramente la Commissione Sanità e il Presidente Monti per aver impegnato la Regione sul controllo della vendita dei farmaci online – spiega la Presidente di Federfarma Lombardia – si tratta di una questione fondamentale, per la tutela della salute pubblica. Bisognerebbe far conoscere ai cittadini come si arriva alla commercializzazione dei farmaci, alle misure di sicurezza e alla tracciabilità che vengono messe in campo per garantire la massima tutela delle persone. I siti online per la vendita di farmaci devono essere vere e proprie farmacie, riconosciute e registrate“.

Le mosse della Regione

Che succederà ora? Si procederà per gradi, come spiega sempre Monti: “Verrà istituito un tavolo operativo tra Regione e Polizia Postale per controllare in maniera approfondita la vendita dei farmaci online, migliorare la tracciabilità della singola confezione del farmaco dalla filiera di produzione alla distribuzione ospedaliera o territoriale attraverso il dato di targatura delle singole confezioni e per supportare le aziende sanitarie pubbliche a completare i processi di automazione delle gestione del farmaco”. Poi, è previsto il monitoraggio dei tempi “di inserimento dei medicinali nei prontuari delle aziende ospedaliere” e la necessità di “rilevare gli eventi sentinella di intossicazioni da farmaci avviando un’indagine specifica, in collaborazione con i centri antiveleni, per cercare di individuare i casi di avvelenamento e intossicazione che si presentano in Pronto Soccorso in conseguenza dell’assunzione di farmaci non provenienti da canali ufficiali”. L’ultimo passo sarà l’avvio di “azioni di sensibilizzazione per diffondere l’informazione relativa alla possibilità di ottenere farmaci con implicazioni sociali presso i canali ufficiali, nonché di avviare sperimentazioni volte a valutare la sicurezza e l’efficacia di forme alternative di distribuzione, porre particolare attenzione e indirizzo dei controlli alla vigilanza delle farmacie che non rispettano gli obblighi in tema di vendita online e migliorare le attività di controllo presso i grossisti per la verifica del rispetto dei tempi di consegna definiti e dell’obbligo di assortimento”.

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