Appello al Presidente Attilio Fontana per un lockdown “a macchia” in Lombardia
"Serve una presa di posizione e responsabilità per allentare le misure dove il contagio è sotto controllo".
Secondo il nuovo Dpcm firmato ieri sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Lombardia da domani, 5 novembre 2020, entrerà in vigore un nuovo lockdown. Oltre al coprifuoco alle 22 e i posti dimezzati sui mezzi pubblici nelle regioni definite “zone rosse” non si potrà lasciare il proprio Comune se non per “comprovati motivi” da giustificare con l’autocertificazione e chiuderanno anche bar, ristoranti e negozi. Aperte le attività essenziali (salvi anche parrucchieri ed estetisti), studi professionali, alimentari e scuole in presenza ma solo fino alla prima media.
Lombardia in lockdown
In queste ore concitate sono molti gli esponenti del mondo politico lombardo a chiedere al governatore Attilio Fontana uno “spezzettamento” della Lombardia con misure meno stringenti nelle province e nei territori meno colpiti. E’ ormai comprovato come il contagio nelle ultime settimane corra in particolar mondo nelle province di Milano, Monza Brianza e Varese risparmiando altre aree dove il contagio risulta ancora sotto controllo. Tra queste anche la provincia di Cremona che tra febbraio e maggio ha pagato un carissimo prezzo.
A chiedere una presa di posizione (e di responsabilità) al governatore Fontana anche Andrea Fiasconaro, consigliere regionale M5S Lombardia.
M5S "E' il giorno delle responsabilità"
“Il nuovo dpcm permette a Fontana, e a tutti i governatori regionali, in accordo con il Ministro Speranza, di allentare le misure restrittive in alcune zone della regione, comprese le limitazioni agli spostamenti tra comune e orari aperture di esercizi commerciali.
Anche con la Lombardia in zona rossa Fontana oggi può decidere e chiedere al Ministro della Salute di emanare un’ordinanza sulle zone della regione, a basso contagio, dopo un confronto con i sindaci dei territori. Il governatore lombardo potrà dunque prendere misure differenziate a seconda della gravità della situazione in relazione a numero di contagi, Rt e pressione sugli ospedali. Con questo Dpcm viene messa al centro l'autonomia locale e non sarà più possibile giocare allo scaricabarile con il Governo.
È il giorno delle responsabilità in Lombardia.
Il nuovo Dpcm consente ai governatori di agire in modo puntuale e con l'ascolto dei sindaci dei territori, decretare, dove possibile, il diverso livello di attenzione emergenziale. Fontana pretendeva misure uniformi su tutto il territorio nazionale con chiusure che valessero per tutti, il governo, invece, ha agito con razionalità per preservare la salute ed il tessuto economico. A fronte di tutto questo il Governo ha già previsto oltre 5 miliardi di ristori per le categorie produttive più colpite e si lavora già a nuovi sostegni. Ora Fontana non ha più alibi, ha tutti gli strumenti per agire”, conclude Fiasconaro.
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