ECONOMIA

Segnali di ripartenza per l’imprenditoria pavese: saldo positivo nel terzo trimestre 2025

A Pavia il tasso di crescita delle imprese sale al +0,17% con 74 nuove attività, trainate dalle società di capitali e dal comparto artigianale che segna +0,23%

Segnali di ripartenza per l’imprenditoria pavese: saldo positivo nel terzo trimestre 2025

Nel terzo trimestre 2025 Pavia registra un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni d’impresa e una crescita trainata dalle costruzioni e dai servizi professionali. L’artigianato locale mostra segnali di vivacità, nonostante la flessione di manifattura e ristorazione.

Natimortalità imprese lombarde

I dati relativi alla natimortalità delle imprese nei tre territori di Cremona, Mantova e Pavia, per il terzo trimestre del 2025, elaborati dal Servizio Promozione e Informazione Economica della Camera di Commercio, mostrano complessivamente una ripresa dell’andamento, con una differenza tra iscrizioni e cessazioni di segno più per tutti e tre i territori.

Complessivamente, la consistenza del Registro Imprese della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia ammonta a 107.906 aziende registrate a fine settembre. Il tasso di crescita dei tre territori risulta pari al +0,23%, con un posizionamento in territorio positivo anche per la Lombardia (+0,35%) e per l’Italia (+0,29%).

Le performance provinciali

Nel panorama lombardo si evidenziano performance in ripresa per tutte le province; ai vertici della classifica troviamo Milano, Brescia e Mantova, mentre, in fondo, si collocano Pavia, Bergamo e Como.

Considerando le sole imprese attive, ovvero al netto delle posizioni che non hanno ancora avviato l’attività o l’hanno sospesa, oppure risultano sottoposte a procedure concorsuali, lo stock risulta pari a 96.778 imprese, in calo del -0,56% su base annua. Per l’Italia e la Lombardia si registra una variazione su base annua sempre negativa, pari rispettivamente al -0,6% e al -0,5%.

Il comparto artigianale, che rappresenta circa un terzo del totale delle imprese iscritte alla Camera di Commercio, mostra nel terzo trimestre del 2025 un tasso di crescita anch’esso complessivamente positivo (+0,14%), così come nel dettaglio dei tre i territori. Anche a livello regionale e nazionale emerge segno più con un valore pari rispettivamente a +0,12% e +0,15%. A livello lombardo tutte le province si collocano in territorio positivo, con le performance migliori per Lodi, Milano e Lecco.

“Nel terzo trimestre dell’anno si colgono alcuni segnali di ripresa del nostro tessuto imprenditoriale, un dato incoraggiante che riguarda anche il comparto artigianale, da sempre elemento distintivo e strategico per i nostri territori”, sostiene il Presidente Gian Domenico Auricchio.

“Il processo di trasformazione che stiamo vivendo da oltre dieci anni è particolarmente evidente nel cambiamento della struttura giuridica delle imprese, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Cremona-Mantova-Pavia Sedi operative con un incremento delle società di capitali a fronte di una diminuzione delle forme tradizionali. Questo fenomeno segnala una evoluzione del nostro sistema produttivo, che si sta progressivamente orientando verso modelli imprenditoriali più solidi e organizzati.

Nonostante le difficoltà iniziali di quest’anno, come anticipato si iniziano quindi a intravedere segnali di ripresa, anche se è ancora troppo presto per fare previsioni definitive sull’andamento complessivo del 2025, considerando anche il rallentamento naturale che caratterizza l’ultimo mese dell’anno, dove si svolgono operazioni di aggiornamento del Registro delle Imprese, che spesso comportano procedure di cancellazioni d’ufficio. È essenziale continuare a sostenere le nostre imprese con politiche ad hoc, in grado di accompagnarle nella trasformazione che stanno vivendo, interna e di contesto, rafforzando la competitività e la resilienza di un sistema produttivo che, pur attraversando cambiamenti strutturali, continua a rappresentare il motore della nostra economia”.

La situazione in provincia di Pavia

Come riportato in un comunicato stampa, diffuso in data odierna (28 ottobre 2025), relativamente alla provincia di Pavia, il tasso di crescita risulta pari al +0,17%, con un saldo tra aperture e chiusure pari a +74 unità, per un totale di 44.757 imprese registrate a fine settembre. Considerando le forme giuridiche, mostrano valori in crescita le società di capitali (+0,6%), le ditte individuali (+0,1%) e le “altre forme” (cooperative e consorzi) (+0,1%), mentre in calo risultano le società di persone (-0,2%). Considerando le sole imprese attive lo stock risulta pari a 39.868 imprese, in aumento del +0,25% su base annua.

L’analisi delle attività economiche più rappresentative della provincia pavese evidenzia contrazioni in agricoltura (-0,32%), nelle attività manifatturiere (-0,19%), nel commercio (-0,44%), nei servizi di alloggio e ristorazione (-0,44%), nelle attività immobiliari (-0,17%) e nei servizi alla persona (-0,16%). Mostrano, al contrario, un trend positivo le costruzioni (+0,38%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,4%) e le attività amministrative e di supporto (+0,38%).

Il comparto artigianale di Pavia mostra, a fine settembre 2025, un saldo positivo tra aperture e chiusure di +30 unità, per un totale di 13.147 imprese registrate alla fine del terzo trimestre dell’anno, determinando un tasso di crescita di segno più, pari al +0,23%.

Nel dettaglio dei settori prevalenti nei quali opera l’artigianato pavese, si evidenziano contrazioni nelle attività manifatturiere (-0,24%) e nelle attività di alloggio e ristorazione (-0,6%). Segno più, invece, per le costruzioni (+0,35%), il trasporto e magazzinaggio (+0,44%), le attività amministrative ed i servizi di supporto (+0,57%) ed i servizi alla persona (+0,59%).